Lo abbiamo ribadito più volte: il risparmio energetico per ridurre i consumi è essenziale per la transizione oltre i fossili.
Per questo è un’ottima notizia quanto è accaduto lo scorso 28 aprile, quando la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha approvato la revisione della direttiva sull’efficienza energetica che, grazie a Europa Verde, alza l’asticella delle ambizioni.
La nostra eurodeputata nonché coportavoce nazionale, Eleonora Evi, è riuscita infatti – in qualità di relatrice di parere per il gruppo dei Verdi/ALE – ad alzare al 45% il target per la riduzione del consumo energetico europeo entro il 2030, richiedendo al contempo che i contributi nazionali siano vincolanti e non più indicativi, in modo da garantire impegni concreti e un maggiore controllo sull’azione degli Stati membri. Per avere edifici più sani ed efficienti, oltre all’obbligo annuale di ristrutturare il 3% degli edifici pubblici, è stato introdotto un ulteriore 3% di ristrutturazione anche degli edifici privati che svolgono una funzione sociale, come ospedali, scuole, case di cura. In virtù dello stretto legame che sussiste tra il consumo di energia e quello dell’acqua, è stato inoltre proposto di ridurne i consumi idrici con misure ad hoc sia negli audit energetici, che nei sistemi di gestione dell’energia e negli appalti verdi (il cosiddetto green public procurement).
Come ha sottolineato Eleonora Evi, la riduzione del consumo energetico è un’assoluta priorità per ottenere gli innumerevoli benefici ambientali, economici, sociali e sanitari che derivano da un ridotto consumo energetico, da minori emissioni e da una migliore qualità dell’aria. E in questo momento storico così drammatico, risparmio energetico significa anche smettere di finanziare la guerra di Putin e avviarci verso la liberazione definitiva dalle fonti fossili: ogni incremento di un 1% in efficienza energetica consente di ridurre le importazioni di gas in Ue del 2,6%.
È stato stimato inoltre che la sostituzione delle valvole manuali con valvole termostatiche in più di 70 milioni di case europee consentirebbe di ridurre l’utilizzo del gas di circa 16 miliardi di metri cubi nel prossimo anno e mezzo.
Europa Verde continuerà a battersi per accelerare il percorso verso un nuovo modello energetico all’interno del quale l’efficienza energetica, l’uso delle rinnovabili e il risparmio energetico siano le stelle polari di un rinnovamento non più rimandabile.