E’ nata la #fusione nucleare: fuori da ogni dubbio, è questa la notizia scientifica del giorno.
Nei laboratori californiani di #Livermore, meno di 24 ore fa si è accesa la scintilla ‘rivoluzionaria’ di una fonte energetica pulita, illimitata, che non produce scorie radioattive, come, al contrario, fa invece la #fissione nucleare delle centrali oggi in uso che funzionano ad uranio. L’eccezionalità di quanto accaduto negli #Usa è che la reazione sperimentale, che riproduce quanto avviene sul Sole, ha prodotto più energia di quella consumata.
Siamo però ancora lontani dalla traduzione in ambito industriale e commerciale: secondo il Washington Post per arrivare alla produzione standard di energia pulita attraverso la fusione “manca almeno un decennio, forse #decenni”.
In attesa che questa tecnologia maturi, per proseguire nel processo di transizione energetica e di decarbonizzazione non resta allora che puntare sulle fonti #rinnovabili, che nel mondo stanno registrando uno slancio mai visto prima, come evidenzia l’ultimo rapporto Renewables 2022 rilasciato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (#AIE) nei giorni scorsi.
E l’#Italia? Secondo Terna, gestore della rete elettrica nazionale, nel nostro paese attualmente ci sono circa 1400 progetti #bloccati. Un quadro sconfortante che registra anche situazioni assurde, come lo stop della Sovrintendenza all’installazione di un impianto FV sul tetto dell’autostazione di Bologna, un edificio di cemento del tutto privo di pregi storico-architettonici.
Anche in Regione Emilia-Romagna si registrano ritardi. Una situazione che speriamo possa sbloccarsi con i finanziamenti del Piano di attuazione del piano energetico approvato martedì scorso dall’Assemblea legislativa. Un Piano che stanzia 8 #miliardi di euro e che Europa Verde – Verdi ha contribuito ad arricchire con emendamenti e integrazioni che hanno migliorato gli obiettivi previsti dal Piano: https://www.facebook.com/photo/?fbid=590027366459852&set=pb.100063577816539.-2207520000.