Oggi è la Giornata Nazionale del Gatto. La dedico alla mia indimenticabile e indimenticata micina Luna. Separarmi da lei a causa di una sua malattia incurabile nonostante esami e cure è stato un dolore grandissimo. Era affettuosa, intelligente, interattiva e giocherellona, celebre tra amici, amiche e gattare per le fusa supersoniche che faceva. Non si capisce perché chi non conosce i gatti si ostini a considerarli animali anafettivi.
Chi li conosce, invece, li ama. In Italia si stimano tra i 10 e 15 milioni quelli che hanno una casa, tra 700.000 e 1.150.000 quelli presenti nelle colonie feline. Sono alcuni dei dati contenuti nel report “A-Mici in città” di Legambiente, pubblicato in occasione della Giornata del gatto. A preoccupare sono i numeri, in crescita, degli episodi di maltrattamenti, abbandoni e uccisioni. Le forze di polizia, nel 2022, hanno registrato 751 reati, 2.408 illeciti amministrativi, 412 le persone denunciate. Una media giornaliera di 2 reati, più di una persona denunciata e oltre 6 illeciti sanzionati amministrativamente. Pesa molto l’assenza nel Codice penale dei delitti contro gli animali.
Che l’Italia non sia un Paese per gatti, lo dimostrano anche i ritardi cronici in tema di sterilizzazioni, adozioni e campagne informative. Nel 2022, su un campione di 552 Comuni, appena il 40% dichiara di avere colonie feline e solo il 33,9% di sapere quanti gatti ci siano nelle colonie. Rispetto alle sterilizzazioni, appena l’8,7% dei Comuni dichiara di avere sterilizzato più del 90% dei gatti presenti nelle sue colonie; solo il 17,7% sostiene di aver fatto campagne di sterilizzazione e il 6,7% di aver realizzato campagne per l’adozione di gatti in cerca di casa. Appena il 9,4% dei Comuni dichiara di avere, sul proprio territorio o convenzionati, gattili sanitari, strutture pubbliche indispensabili per curare gli animali liberi malati o feriti; solo il 4,5% di avere oasi feline.
A mettere una pezza c’è il grande lavoro fatto da migliaia di volontari, ma il tema più del generale del benessere animale, non limitato a quelli di affezione, non può essere lasciato solo alla buona volontà dei cittadini. Se ne devono occupare le istituzioni. E da capogruppo di Europa Verde in Assemblea legislativa Emilia-Romagna farò la mia parte, continuando a chiedere alla giunta impegni concreti per il benessere degli animali, come ho già fatto in passato in diverse occasioni, a cominciare dalla mia risoluzione per il superamento dell’impiego delle gabbie negli allevamenti