Istituita per volontà dell’Onu, la #GiornataMondialedellabicicletta ci ricorda, oggi più che mai, che la bici è uno strumento a #zeroemissioni inquinanti e #climalteranti, strategico per la transizione ecologica. Per raggiungere l’obiettivo di riduzione della CO2 del 55% al 2030, come indicato dalla Presidente Ursula von der Leyen, è necessario spostare le persone dall’uso dell’auto alla bicicletta (e al trasporto collettivo). Per riuscirci servono investimenti e politiche incisive.
Fin dal mio insediamento in Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna, come capogruppo di #EuropaVerde mi sono occupata di promuovere la mobilità ciclistica, a cominciare dalla mia prima risoluzione, approvata un anno fa, a sostegno di un pacchetto di misure, in cui sollecitavo anche un maggior coordinamento dei mobility manager (pubblici e privati) per incentivare l’uso della bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro.
Un’altra mia risoluzione, iscritta all’ordine del giorno della prossima Assemblea legislativa dell’8 giugno, impegna la Giunta a mettere in campo iniziative concrete e piani di comunicazione per promuovere lo sviluppo del trasporto integrato bici-treno.
Nei mesi scorsi, attraverso la presentazione di due interrogazioni ho posto all’attenzione della Giunta altri temi che ritengo cruciali.
Nella prima ho chiesto alla Regione di impegnarsi per completare le ciclovie che attraversano l’Emilia-Romagna, sia quelle nazionali, sia quelle interregionali. Parliamo di percorsi dal grande valore paesaggistico/culturale con le potenzialità per convogliare grandi flussi di cicloturistici anche dall’estero. Percorsi come la Ti-Bre dolce, che attraversa l’appennino collegando la ciclovia del Brennero al Tirreno, o la Ciclovia del Crostolo che collega Reggio Emilia a Guastalla e alla ciclovia che da Torino arriva a Venezia. Il successo della Ciclovia del Sole, di cui è stato inaugurato di recente il tratto di 45 chilometri da Osteria Nuova a Mirandola, è la dimostrazione che i percorsi ciclabili curati stimolano l’uso di questo mezzo anche per svago e il tempo libero, e attraggono gli amanti del turismo slow. Un settore in crescita, e un’opportunità di rilancio post-pandemia dell’economia nei territori non toccati dal turismo di massa, che però sono ricchi di testimonianze storico-culturali ed immersi nella natura. Lo dimostra il rapporto Isfort Legambiente sul cicloturismo che descrive un fenomeno in piena espansione e stima nel 2019 una spesa complessiva dei Cicloturisti di 4,6 miliardi di euro, pari al 5,6% dell’intera spesa turistica generata in Italia (la componente internazionale sfiorerebbe i 3 miliardi di euro). Dati che si sono confermati anche nell’estate assai critica per il turismo del 2020, con una spesa stimata complessiva di poco superiore ai 4 miliardi di euro, pari al 18% dell’intera spesa turistica generata in Italia nello stesso periodo.
La seconda questione cruciale che ho sollevato con l’altra interrogazione è la sicurezza degli utenti deboli della strada: pedoni e ciclisti. Nei centri urbani bisogna abbassare i limiti di velocità, facendoli rispettare con controlli e vigilanza permanenti e non sporadici; creare percorsi protetti; educare alla convivenza tra diversi mezzi. I dati dei primi mesi del 2021 sugli incidenti stradali mortali in Emilia-Romagna che hanno coinvolto ciclisti sono drammatici: ad aprile erano già 14. Per questo nell’interrogazione ho sollecitato la Giunta a prevedere ulteriori azioni di prevenzione, informazione e sensibilizzazione, a rinnovare al più presto il Protocollo d’intesa tra Regione e Ufficio scolastico regionale, in scadenza quest’anno, per promuovere una mobilità sicura, consapevole e sostenibile, e perché coinvolga le associazioni dei ciclisti e dei soggetti deboli della strada per realizzare un piano di interventi per contrastare gli incidenti stradali e garantire condizioni congrue di sicurezza per tutti gli utenti della strada.
Con i Verdi – Europa Verde Bologna un paio di settimane fa, sul luogo di un incidente mortale per un ragazzo di diciotto anni investito in sella alla sua bici, abbiamo anche organizzato un flashmob a #Bologna per chiedere più sicurezza e stop alla violenza stradale.
Anche in Italia la biciletta sta guadagnando terreno, come conferma il mercato delle due ruote in costante e forte crescita nel nostro Paese. Una crescita che nel 2020 – rispetto al 2019 – ha prodotto un’impennata vertiginosa arrivando a toccare +14% di vendite per le bici tradizionali e addirittura +44% per le e-bike a pedalata assistita elettricamente. Un balzo favorito sia dagli incentivi del Governo, sia dall’impatto della pandemia che ha inciso sulle scelte di mobilità di molte persone spingendole a preferire il distanziamento sociale che dà lo spostarsi in sella alla propria bici.
Alla mobilità ciclistica ho dedicato il mio libro “Rivoluzione bici” pubblicato nel 2009 da Edizioni Ambiente.
Dunque, viva la bici. Non solo oggi: viva la bici tutti i giorni. Quella che usano milioni di persone e quella che anch’io uso per i miei spostamenti quotidiani, dopo che ho abbandonato l’auto diversi anni fa. Pentita? Nient’affatto. Arrivare in #Regione in bicicletta è divertente! E utile anche a tenere il peso sotto controllo…