
Organizzata da Assemblea e Giunta in collaborazione con Anci e UPI Emilia-Romagna e altri soggetti istituzionali e della società civile, la Settimana della Legalità quest’anno ha visto un fitto calendario di convegni, seminari formativi, incontri con testimoni, percorsi laboratoriali, disseminati su tutto il territorio regionale, rivolti a pubblici diversi, ragazzi e ragazze delle scuole, giovani, cittadini e cittadine, studenti e studentesse universitari/e, associazioni, professionisti.
Ben 80 eventi sono stati l’occasione per parlare di cittadinanza attiva, esperienze e buone pratiche per riconoscere e contrastare le mafie.

Le mafie storicamente situate nel sud Italia, in particolar modo in Sicilia, Calabria, Puglia e Campania, sono ormai radicate su tutto il territorio nazionale, come dimostra anche il processo Aemilia sull’infiltrazione ndranghetista nella nostra regione.
Non solo il giornalismo di inchiesta, ma anche l’associazionismo e la cittadinanza attiva sono anticorpi di cui la nostra società deve disporre per combattere le mafie, per questo vorrei ringraziare l’associazione Libera Contro le Mafie e la giornalista Sofia Nardacchione che ha realizzato alcune inchieste sulla criminalità organizzata nel nostro territorio.
