Oggi ho portato la solidarietà e la vicinanza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e della Giunta regionale ai familiari delle vittime delle #foibe, sottolineando il lungo colpevole silenzio su questa pagina nera della storia, e l’ostracismo che, una volta sfollati in Italia, subirono gli italiani costretti ad abbandonare tutto in Istria, Venezia Giulia e Dalmazia dopo la sconfitta dell’Italia nella seconda guerra mondiale, in cui il regime fascista aveva sciaguratamente coinvolto il nostro paese.
A pochi giorni dalla Giornata della Memoria dedicata alle vittime della Shoah, ho sottolineato la necessità di fare in queste giornate “memoria attiva” e non limitarsi a celebrare: bisogna continuare a scavare con la ricerca per fare luce su quanto avvenne, dopo aver negato per decenni l’orrore delle foibe.
Ho ricordato che l’Assemblea legislativa nel 2016 ha approvato la legge regionale “Memoria del Novecento” che finanzia la ricerca e promuove visite delle scuole sui luoghi della memoria.
Ho chiuso il mio intervento con le parole pronunciate dal presidente Mattarella nel Giorno del ricordo dell’anno scorso: 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼, 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗶ù 𝗱𝗼𝗹𝗼𝗿𝗼𝘀𝗼, 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗿𝗮𝗲 𝗼𝗿𝗶𝗴𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗺𝗮𝗹𝗲, 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗰𝗲 𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗻𝗼𝗶.

Nella foto sono con Chiara Sirk, presidente dell’ Associazione Venezia Giulia e Dalmazia.