Oggi in Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ho presentato un’interrogazione alla Giunta per chiedere quali azioni e politiche abbia messo in campo in ambito sanitario e scolastico per dare risposte adeguate all’emergenza psicosociale causata dalla pandemia Covid-19 che riguarda bambini e adolescenti dell’Emilia-Romagna. Per Europa Verde il sistema sanitario pubblico deve intervenire in maniera capillare sul territorio regionale e nelle scuole, incrementando i servizi adibiti all’ascolto e alla prevenzione del disagio psicologico dei bambini e degli adolescenti, come abbiamo già richiesto nella risoluzione che ho depositato lo scorso luglio.
In base a vari studi e ricerche, il ricorso alla DAD nel periodo compreso tra marzo 2020 a giugno 2021 ha comportato negli studenti di ogni fascia di età l’insorgere di disturbi psico-comportamentali e problematiche relative alla loro crescita psicofisica. Come evidenziato dal report realizzato alla fine dello scorso anno scolastico dall’Istituto Piepoli per conto del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi scolastici, sei bambini su dieci sotto i sei anni e sette su dieci sopra i sei anni mostrano problemi psico-comportamentali attribuibili alle restrizioni introdotte nel corso della pandemia. Anche un sondaggio online di Cittadinanzattiva conferma l’esistenza di problemi di natura psicologica e comportamentale. L’analisi di queste ricerche porta a paventare un aumentato rischio della diffusione di disturbi più severi rispetto a quanto accadeva prima della pandemia. Anche il direttore dell’Asl di Bologna Paolo Bordon nel luglio scorso ha richiamato l’attenzione sulla necessità di intervenire tempestivamente cambiando pelle ai servizi di supporto psicologico del territorio.
Ritengo soddisfacente la risposta che ho ricevuto in Aula dal sottosegretario Davide Baruffi. Oltre ad azioni pregresse nella prima fase pandemica, che si sono tradotte in oltre 10.700 consulenze psicologiche nel 2020, la Regione Emilia-Romagna si è impegnata in una duplice attività: monitorare, da un lato, l’impatto psicopatologico della pandemia su bambini, adolescenti e giovani 0-25 anni destinando 1,5 milioni di euro ai Comuni per il contrasto alla povertà minorile, educativa e relazionale, e a contrastare il cosiddetto ritiro sociale; dall’altro lato, l’Emilia-Romagna incrementerà il reclutamento di psicologi grazie a risorse specifiche pari a 1.486.514 euro per l’anno 2021.
Come Verdi continueremo a monitorare l’andamento del disagio psicologico giovanile e dei risultati ottenuti dalle politiche adottate, al fine di mantenere alta l’attenzione, anche negli anni prossimi, sulla necessità di mettere in campo risorse e politiche adeguate alla salvaguardia della salute psicologica di bambini e adolescenti della nostra regione, che impediscano che il disagio generi disturbi ancora più gravi e si cronicizzi.