In piena crisi climatica, caro-bollette e corsa al gas metano, vorrei condividere alcune good news dalla Regione Emilia-Romagna che vanno nella direzione giusta della svolta verde, grazie anche, penso, al lavoro fatto da Europa Verde all’interno della maggioranza di centrosinistra.
La prima, e la più rilevante, riguarda il Piano di Sviluppo Rurale (Psr 2023-2027), di recente approvato dall’Assemblea legislativa regionale: un piano che ci piace al 100% perché stanzia quasi 200 milioni per sostenere il biologico, la cifra più alta mai stanziata per questo settore. Vuol dire che in un piano da oltre 900 milioni di euro, il 20% delle risorse viene destinato al biologico, ottimo viatico per il mio progetto di legge per la promozione dei distretti del biologico.
Come ricordavo in un post precedente, nel Psr sono state accolte anche altre nostre sollecitazioni, come la riduzione dell’uso del glifosato in ambito agricolo e l’attivazione di politiche a favore del benessere animale negli allevamenti, a partire dal superamento dell’impiego delle gabbie.
Capitolo trasporto ferroviario: la Regione ha varato un piano da 35 milioni di euro, in gran parte destinati all’elettrificazione delle linee ferroviarie tra Modena e Reggio Emilia. Dallo scorso mese sulla Reggio Emilia-Guastalla viaggiano solo treni elettrici, mentre sulla linea Reggio Emilia-Ciano d’Enza i mezzi elettrici hanno raggiunto il 50% delle corse e mancano pochi mesi alla fine dei lavori per l’elettrificazione completa della Reggio Emilia-Sassuolo. Investimenti strategici: si rende più competitivo il trasporto su ferro, si riducono le emissioni s di smog e gas serra. Inoltre, sulle ricoperture di molte stazioni ferroviarie presenti in Emilia-Romagna saranno installati pannelli fotovoltaici. Il modello è la stazione di Budrio, quasi completamente autosufficiente grazie al fotovoltaico. Budrio che, lo ricordo, è un nodo del Servizio Ferroviario Metropolitano dell’area bolognese, di cui come Europa Verde non smetteremo di sollecitare il potenziamento.
Infine, l’energia, oggi tasto dolentissimo per i bilanci di imprese e famiglie: anch’io sto ricevendo bollette di gas ed elettricità più che raddoppiate rispetto all’anno scorso. È chiaro che siamo vittime di un mix di emergenza e speculazione, che non ci deve far perdere però di vista la necessità della transizione energetica e l’uscita dalle fonti fossili. Va in questa direzione la pubblicazione di tre bandi, per complessivi 45 milioni di euro (che la Regione Emilia-Romagna ha annunciato usciranno entro fine novembre) a favore della riqualificazione energetica degli edifici e dell’impiego delle fonti rinnovabili: 15 milioni saranno destinati a fondo perduto alle piccole e medie imprese emiliano-romagnole (che rappresentano il 94% del tessuto produttivo regionale) per l’efficientamento e la costituzione di comunità energetiche rinnovabili, mentre ulteriori 30 milioni verranno messi a disposizione degli enti pubblici per la riqualificazione del proprio patrimonio edilizio.