Per capire il livello – bassissimo – del governo Meloni basta lasciarli fare e dichiarare, senza aggiungere altro. Ecco una breve rassegna delle più recenti performance ministeriali.
Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture: “Tra un anno telecamere puntate sui cantieri del Ponte sullo Stretto di Messina”.
E chi se ne infischia di investire invece risorse per migliorare il trasporto ferroviario, quasi inesistente in Sicilia e Calabria.
Antonio Tajani, ministro degli Esteri: “In Italia non serve il salario minimo. Serve un salario ricco, perché non siamo nell’Unione Sovietica in cui tutti avevano lo stesso stipendio”.
Non rimpiango certo l’unione Sovietica e sono d’accordo sui salari ricchi. Ma non bastano i giochi di parole per evitare di occuparsi di salario minimo.
Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura: “Spesso i poveri mangiano meglio, perché comprano dal produttore e a basso costo prodotti di qualità”.
Incommentabile.
Galeazzo Bignami, viceministro alle Infrastrutture”: la colpa dell’alluvione è dell’ambientalismo radical chic.
Idem: incommentabile.
Domanda finale: sono al governo o su Scherzi a parte?