A pochi minuti dalla cerimonia del taglio del nastro di Ecomondo 2019, a Riminifiera, blitz sul palco delle autorità dei “gilet verdi” Silvia Zamboni e Sauro Turroni (rispettivamente co-portavoce e tesoriere di Europa Verde dell’Emilia Romagna) per consegnare al ministro dell’Ambiente Sergio Costa una lettera con cui i Verdi regionali chiedono la costituzione urgente del Parco nazionale del Delta del Po, che possa garantire adeguati livelli di tutela ambientale di quel territorio così prezioso e ricco di biodiversità. Il ministro ha confermato il suo personale impegno a raggiungere l’obiettivo.
“La recente strage di avifauna provocata dalla malagestione della Valle della Canna, le successive “interferenze” fra cacciatori e famiglie di frequentatori delle pinete ravennati…sono solo gli ultimi episodi che denunciano l’assenza di adeguate misure volte alla tutela di luoghi di assoluto interesse naturalistico e ambientale… la moria di migliaia di anatre (Canapiglie, Germani, Alzavole e Mestoloni) e trampolieri (Avocette, Mignattai e Piro-Piro) è stata originata dal mancato ricambio dell’acqua nella valle, previsto ad agosto, che ha causato la diffusione di botulino”,recita la lettera. Che prosegue: “Le risorse incanalate in diverse forme di tutela sono però vanificate dall’incuria cronica di oltre un decennio da parte delle varie amministrazioni, incuria che ha determinato fra l’altro l’affioramento della falda di acqua salata, con una grave perdita di biodiversità e deterioramento dell’habitat…Purtroppo la moria di avifauna nel ravennate non è altro che una strage annunciata da più di un decennio, una strage che con una corretta gestione dell’acqua da parte del Comune di Ravenna e dell’Ente Parco regionale del Delta del Po si sarebbe potuta e dovuta evitare. Anche la compresenza all’interno delle pinete ravennati di famigliole che passeggiano e di cacciatori intenti nell’esercizio della attività venatoria non può che suscitare allarme ed apprensione e richiedere un immediato cambio di rotta”…Che così si conclude: “Certi di interpretare anche l’opinione delle associazioni ambientaliste che condividono con noi le medesime preoccupazioni, rivolgiamo a Lei e al Governo nazionale la preghiera di rompere ogni indugio e di realizzare il Parco Nazionale del Delta del Po, quell’area protetta che aspettiamo da 30 anni, dotandola degli strumenti tecnici ed economici necessari per la tutela di un ambiente unico che merita insieme la più adeguata conservazione e la massima valorizzazione”.
A questo link il testo integrale della lettera a Costa