Con i saluti del sindaco di Milano Beppe Sala, dei Verdi europei, di Luca Mercalli (che presiederà il comitato scientifico) e di Rossella Muroni (Facciamoeco/Federazione dei Verdi) si è chiusa oggi a Chianciano la due-giorni del congresso di fondazione di Europa Verde. Una tappa fondamentale nel percorso – promosso dalla Federazione dei Verdi – di costruzione di un forte soggetto ecologista, solidale, femminista ed europeista, che (ri)parte con la manifesta ambizione e potenzialità di avvicinarsi ai numeri a due cifre dei partiti Verdi europei, dei quali siamo l’unico partito italiano “fratello”.
Sulla carta motivi e strumenti per fare questo salto in avanti nei nostri consensi non ci mancano: sono la determinazione e le proposte concrete
per avviare la non più rinviabile transizione ecologica, superando esitazioni e timidezze di altri partiti ecologisti solo a parole.
Anche energia ed entusiasmo non ci mancano. A cominciare dal tandem dei due neo coportavoce nazionali eletti al congresso: la “new entry” Eleonora Evi, giovane europarlamentare ex grillina che ha scelto di aderire all’eurogruppo dei Verdi Europei; e Angelo Bonelli, storico dirigente dei Verdi.
Anche per me comincerà un nuovo impegno: in questa fase di rilancio così delicata, mi è stato assegnato l’incarico di curare i rapporti con i Verdi europei. Già in passato, per il mio lavoro di giornalista, ho seguito le vicende di alcuni partiti green europei, in particolare quello francese e quello tedesco. E anche di recente ho mantenuto collegato questa sorta di cordone ombelicale culturale.
Adesso avrò una motivazione in più: promuovere il ruolo di Europa Verde nella galassia verde europea, e studiare da vicino le strategie vincenti oltralpe per migliorare le nostre.
Una grande responsabilità, ma anche u’opportunità di crescita collettiva e personale.