Al momento stai visualizzando IL POLO DI ALTEDO VA FERMATO E SERVE UNA REGIA REGIONALE PER LA PIANIFICAZIONE DEI POLI LOGISTICI
In Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità ho presentato l’interrogazione con cui ho chiesto alla Giunta di attivare una regia regionale della pianificazione complessiva dei numerosi progetti di nuovi poli logistici che interessano l’Emilia-Romagna, al fine di assoggettarli, in una visione unitaria, agli obiettivi regionali sul consumo di suolo e la tutela del paesaggio, la qualità dell’aria e il contenimento del trasporto di merci su gomma.
Per quanto riguarda il progetto del maxi-polo logistico di #Altedo, l’assessora Barbara Lori ha confermato i dubbi di Europa Verde: il progetto risulta non conforme alla disciplina di tutela paesaggistica prevista dagli strumenti urbanistici vigenti. L’eventuale procedimento di approvazione della proposta di nuovo insediamento logistico comporterebbe variante al PTCP vigente e alla componente paesaggistica, per cui si renderà necessario un pronunciamento dell’autorità ambientale competente, individuata nella Regione. L’assessora ha inoltre specificato che al momento non è giunta alla Regione alcuna richiesta di avvio di procedura per l’approvazione della proposta.
Questa risposta conferma le denunce che Verdi – Europa Verde Emilia-Romagna e le associazioni ambientaliste stanno portando avanti da mesi: il polo logistico di Altedo va fermato.
Rispetto al polo logistico di Caorso, la risposta è stata che attualmente è sottoposto alla cosiddetta procedura di assoggettabilità a Via, alla fine della quale si deciderà se avviare il procedimento di Via o se escluderlo pur definendo prescrizioni ambientali che il proponente del progetto dovrà rispettate.
Il polo logistico di Fiorenzuola d’Arda ha invece raccolto il parere favorevole di tutti i soggetti coinvolti, senza passare dal procedimento né di assoggettabilità né tanto meno di Via.
In base alla risposta che ho ricevuto resta irrisolta la questione posta da Europa Verde circa l’opportunità di istruire una regia regionale che coordini la pianificazione complessiva di nuovi poli logistici, assoggettandoli in una visione unitaria alle politiche regionali in materia di consumo di suolo e tutela del paesaggio, di qualità dell’aria e di contenimento del trasporto merci su gomma.
Contrariamente alla distorta percezione che si ha della supposta smaterializzazione dell’e-commerce, al contrario gli acquisti online innescano la necessità di realizzare depositi decentrati di merci e di incrementare il trasporto su gomma e un sistema di consegne capillari che purtroppo solo con rarissime eccezioni avvengono per mezzo di veicoli elettrici. Va inoltre considerato l’impiego di forza lavoro mal retribuita e soggetta a ritmi di lavoro insostenibili, come hanno denunciato i lavoratori e le lavoratrici della logistica di Amazon che ieri hanno scioperato in tutta Italia.
E come aveva già denunciato, al solito con la straordinaria efficacia, Ken Loach nel film “Sorry, we missed you” sulle condizioni di estremo sfruttamento dei lavoratori “autonomi” nel Regno Unito addetti alla consegna delle merci.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.