Al momento stai visualizzando INVESTIRE NEL CICLOTURISMO:  COMPLETARE LA “TI-BRE” DOLCE
I numeri del cicloturismo in Italia sono tutti in crescita. Le analisi dicono che nel 2020 ci sono state circa 25,9 milioni di presenze nelle strutture ricettive, +26% rispetto al 2019. Già il 2019 era stato un anno importante di crescita: Il rapporto ISNART-Legambiente del 2020, su dati dell’anno precedente, ha stimato che il settore del cicloturismo in Italia abbia movimentato 4,7 miliardi di euro, di cui 3 spesi da turisti stranieri. Si tratta di una tendenza che si sta consolidando da anni: nel periodo 2013-2018 c’era stata una crescita del +41% in cinque anni. La pandemia degli ultimi anni ha influito, ma molto meno che sul turismo tradizionale, come conferma il numero di strutture per cicloturisti che ha continuato ad aumentare.
Noi Verdi siamo sempre stati sostenitori della mobilità dolce, e lo siamo oggi più che mai: il cicloturismo si sta imponendo come un asse strategico per il rilancio di uno dei comparti economici più colpiti dalla crisi pandemica e costituisce uno strumento di valorizzazione sostenibile del territorio, soprattutto delle aree esterne ai flussi del turismo di massa che possono trovare nuove opportunità di sviluppo.
In questo scenario si colloca la risoluzione che ho depositato oggi in Assemblea legislativa Emilia-Romagna per il completamento della cosiddetta “Ti-Bre dolce”, la Ciclovia Tirrenica candidata dalla Regione Emilia-Romagna per la rete nazionale ciclabile. Il tracciato, che interessa l’Emilia-Romagna per una lunghezza di circa 70 km, attraversa la provincia di Parma da nord a sud, andando da Colorno sul Po al Passo della Cisa, fino al confine con la Toscana. In pratica si tratta della “gemella tirrenica” della Ciclovia del Sole, e col suo tracciato nel tratto emiliano collega bellezze paesaggistiche e storico-culturali, tra cui la Reggia di Colorno, il complesso della Pilotta e del Parco Ducale di Parma e il Casino dei Boschi di Sala Baganza, i tre complessi monumentali più rappresentativi del territorio parmense.
Purtroppo ad oggi la Ti-Bre dolce non è ancora riuscita ad esprimere appieno le proprie potenzialità di attrazione di cicloturisti a causa di alcune criticità da tempo irrisolte. Per questo, la risoluzione di Europa Verde impegna la Regione ad attivarsi, d’intesa con i Comuni interessati e la Provincia di Parma, per redigere il Progetto di fattibilità tecnica-economica “Ti-Bre dolce”, e per recuperare le risorse necessarie ai lavori di completamento e messa in sicurezza del tracciato.
Non solo: alla giunta regionale chiediamo di individuare finanziamenti, aggiuntivi a quelli nazionali, necessari per portare a termine la realizzazione e promuovere la conoscenza di tutte le ciclovie turistiche regionali e di rilevanza nazionale che attraversano l’Emilia-Romagna.
👉 Il testo della risoluzione:https://bit.ly/3OOghpu

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.