Al momento stai visualizzando La ripartenza non sia trampolino per opere stradali dannose per l’ambiente. Mie interrogazioni alla Giunta su Cispadana e Sassuolo-Campogalliano

In una fase in cui la scienza si interroga sull’eventuale legame tra inquinamento e diffusione del coronavirus – mentre è già assodato quello esistente tra smog e le migliaia di decessi prematuri nel bacino padano – e in cui i cittadini sembrano sempre più sensibili ai temi ambientali e all’emergenza climatica, occorrerebbe premere il freno anziché l’acceleratore rispetto all’apertura di cantieri per la realizzazione di grandi infrastrutture viarie. A cominciare dalla Bretella Sassuolo-Campogalliano e dall’Autostrada regionale Cispadana, in merito alle quali oggi ho depositato due interrogazioni alla Giunta per ottenere chiarimenti su entrambe.

Per quanto riguarda la Bretella, stupisce (eufemismo!) che, nonostante non sia ancora stato presentato il progetto esecutivo e non sia nemmeno chiaro se ci sia il parere di ottemperanza VIA dal Ministero dell’Ambiente, sono stati già recapitati avvisi di esproprio a diversi proprietari di terreni e immobili nei territori dei Comuni interessati dal passaggio di tale raccordo, nel totale disinteresse per la particolare situazione di lockdown dovuta all’emergenza sanitaria che compromette la possibilità per i cittadini destinatari di tali provvedimenti di informarsi ed esercitare i propri diritti.

Si tratta, inoltre, di un tracciato che attraversa anche territori di particolare sensibilità ambientale, come la Zona Speciale di Conservazione (ZSC – IT4040012 Colombarone) appartenente alla Rete Natura 2000 e che corre a ridosso dell’alveo del fiume Secchia, con ulteriori implicazioni di natura ambientale, quali il rischio di inquinamento delle falde e il consumo di suolo in aree esondabili.

Rispetto all’Autostrada Cispadana, come Verdi/Europa Verde avevamo accolto con favore mesi fa l’annuncio, da parte del Presidente Stefano Bonaccini, della sua volontà di eseguire una nuova analisi costi-benefici prima di aprire i cantieri. Per vederci chiaro sull’iter e lo stato dell’arte di tale procedimento, dopo aver già sollevato l’argomento in commissione, nell’interrogazione chiedo quale soggetto sia stato incaricato di svolgerla, se sia previsto il coinvolgimento della struttura interna della Regione deputata alla VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) e alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e se tale analisi prenda in considerazione comparativamente un moderno tracciato alternativo che si potrebbe realizzare collegando i tratti a scorrimento veloce – e privi di pedaggio – già esistenti per complessivi 20 chilometri sui 67 del previsto tracciato autostradale.

Non è certo una novità che i Verdi e il mondo ambientalista si oppongono da anni alla Bretella Campogalliano-Sassuolo e alla Autostrada Cispadana. E con buone ragioni. Con lo spostamento, in atto ormai da oltre 20 anni, dalla gomma al ferro del traffico merci diretto verso il Nord Europa per le politiche intraprese in tal senso da Austria e Svizzera, è opportuno chiedersi se abbia ancora senso costruire nuove autostrade collegate all’asse del Brennero, e se non sia invece più utile investire sulle linee ferroviarie, sugli scali merci e le aree logistiche ferroviarie, anche per contenere l’inquinamento atmosferico, tanto più che la Giunta stessa nei giorni scorsi ha annunciato investimenti a favore del progetto di potenziamento dei collegamenti ferroviari tra Ferrara e Rimini nell’ottica di creare un corridoio merci dal porto di Ravenna alla direttrice del Brennero.

In ogni caso, prima di procedere con la cantierizzazione, vanno rispettati i più elevati livelli di trasparenza e standard ambientali coinvolgendo i Comuni interessati e la cittadinanza, mentre ad oggi, nonostante le ripetute richieste, nemmeno il Comune di Modena è a conoscenza del progetto esecutivo della Bretella.

Per questo continueremo a tenere gli occhi aperti: l’emergenza coronavirus non può infatti diventare il trampolino di lancio per far ripartire attività dannose per l’ambiente, in deroga a verifiche e controlli previsti dalla legge. E va tutelato il diritto dei cittadini alla partecipazione e al controllo su decisioni che li riguardano da vicino.

A questi link i testi delle due interrogazioni:

https://www.silviazamboni.it/wp-content/uploads/2020/05/20-05-15-Autostrada-regionale-Cispadana.pdf

https://www.silviazamboni.it/wp-content/uploads/2020/05/20-05-15-Bretella-Campogalliano-Sassuolo.docx.pdf

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.