Con l’elezione a fine dicembre della nuova sindaca di Berlino #FranziskaGiffey, sono ora sette le capitali europee guidate da una #donna: Anne Hidalgo a Parigi, Femke Halsema ad Amsterdam, Alison Gilliland a Dublino, Anna König Jerlmyr a Stoccolma, Lydie Polfer a Lussemburgo, Yordanka Fandakova a Sofia (unica rappresentante del centrodestra). A loro si aggiungono le prime cittadine di altre due importanti metropoli: Ada Colau a Barcellona, e a Zurigo Corine Mauch, prima sindaca in Europa a dichiararsi omosessuale.

Questa vera e propria ondata rosa va ad arricchire il C40 Climate Leadership Group, la rete globale di grandi città che operano per contrastare i cambiamenti climatici e che ha visto le prime cittadine passare in pochi anni da 4 a 20.

Al di là dei partiti di appartenenza, sono infatti tutte impegnate sul fronte della difesa del clima e dell’ambiente, della transizione energetica, della mobilità sostenibile e della qualità dell’aria per i loro concittadini.

Anne Hidalgo è nota per avere drasticamente ridotto la circolazione delle auto in città, pedonalizzando strade, srotolando piste ciclabili, piantando alberi e adottando il modello di «città dei 15 minuti», in cui tutti gli abitanti devono poter raggiungere i servizi importanti in 15 minuti a piedi o in bicicletta.

A Berlino la neo-eletta Giffey ha messo l’ecologia al primo posto nel programma e ha nominato la Verde Bettina Jarasch, arrivata seconda alle elezioni, assessora all’ambiente, mobilità e protezione del clima. La nuova amministrazione si prefigge di trasformare Berlino nella «capitale della bicicletta», portando chilonetri di piste ciclabili a superare i 3000 chilometri entro il 2030, realizzando 100 chilometri di collegamenti ad alta velocità, con l’obiettivo di un aumento del 23% degli spostamenti in bici.

Come Verdi italiani daremo il nostro contributo per diffondere questa onda rosa-verde anche nel nostro Paese. Ciò che sta accadendo in Europa dimostra che la conversione ecologica delle grandi città ha bisogno di progetti concreti. E a quanto pare, cresce il numero dei cittadini che preferiscono affidare questa sfida cruciale alla competenza e alla sensibilità delle donne.