Al momento stai visualizzando L’APPELLO DEL PAPA: NON DIMENTICHIAMO CHI SOFFRE PER TERREMOTI, GUERRA, POVERTA’, CLIMA
Anche quest’oggi, all’Angelus, Papa Francesco non ha mancato di lanciare un appello affinché non dimentichiamo chi soffre a causa di guerre, terremoti, devastazioni ambientali, povertà e mancanza di libertà.
Non sono praticante, ma questo non m’impedisce di sottolineare, ancora una volta, la voce di Bergoglio che parla in direzione ostinata e contraria al prevalente discorso pubblico.
Un orientamento a favore della non violenza e delle trattative per arrivare al cessate il fuoco in Ucraina al centro anche dell’ incontro – che ho seguito ieri – organizzato da Pax Christi Bologna a sostegno della campagna “Italia ripensaci”, che sollecita l’adesione dell’Italia al Trattato di Proibizione delle Armi nucleari. Un trattato, benedetto dall’Onu, che in Europa è stato sottoscritto solo da Austria, Irlanda e Malta.
Per il nostro Paese, che ospita ordigni nucleari nelle basi Nato di Ghedi e Aviano, la sottoscrizione comporterebbe la proibizione di detenere sul proprio suolo questi armamenti di distruzione di massa.
Sulla ratifica del trattato da parte del nostro governo, ho pronta una risoluzione che depositerò a breve in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. L’anno scorso avevo ottenuto l’approvazione di un’altra mia risoluzione a sostegno della proposta, denominata “Dividendo della pace”, di ridurre le spese militari del 2% del
Pil per costituire un fondo globale da impiegare per contrastare povertà, pandemie ed emergenza clima.
Ieri, insieme ai rappresentanti di quasi tutto l’associazionismo cattolico – tra cui Pax Christi International Azione Cattolica Italiana, Movimento dei Focolarini, Papa Giovanni XXIII, Comunità Sant’Egidio, Fondazione Don Primo Mazzolari, SanVincenzo de’ Paoli,  Centro La Pira, Civiltà dell’Amore, Movimento Cristiano Lavoratori, Noi Siamo Chiesa, Città dell’Uomo, Movimento Internazionale di Riconciliazione, Rondine, Sermig, Fondazione MAGIS, Comunità Arca dell’ Alleanza, AGESCI – Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, Religion for Peace Italia – è intervenuto anche il Presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi.
Dopo aver premesso che nel caso del conflitto in Ucraina ci sono un paese aggressore e uno aggredito, Zuppi ha detto che “se c’è il diritto alla legittima difesa, proporzionatamente bisogna agire per lo stop del conflitto in Ucraina”. E ha richiamato l’appello lanciato il 2 ottobre scorso da Henry Kissinger affinché si impedisca all’impiego delle armi nucleari di assumere la valenza dell’impiego di armi convenzionali.
Zuppi ha concluso ricordando che in quello stesso giorno (il 2 ottobre è la giornata mondiale della nonviolenza) Papa Francesco aveva rivolto un appello a Putin e Zelenski perché aprissero un confronto orientato a mettere fine al conflitto.
Nel video un’intervista al cardinale Zuppi (che tutti ieri chiamavano familiarmente Don Matteo) fatta in occasione dell’incontro.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.