La “Nature Restoration Law” (Legge sul ripristino della natura), approvata ieri dal Parlamento Europeo su proposta della Commissione UE, è un pilastro verde della legislazione europea. Questo provvedimento, infatti, promuove la riqualificazione di tutti gli ambienti naturali: dalle aree protette agli ecosistemi, dai terreni agricoli alle aree urbane.
🟢 In particolare impegna gli Stati membri della Ue a ripristinare entro il 2030 almeno il 20% delle superfici terrestri e marine dell’Unione, il 15% dei fiumi nella loro lunghezza e la creazione di elementi paesaggistici ad alta biodiversità per almeno il 10% della superficie agricola utilizzata.
Entro il 2050 è prevista l’estensione di questa misura a tutti gli ecosistemi che necessitino di interventi di recupero.
👉🏽 Fra gli obblighi previsti, segnalo la riduzione drastica – 50% entro il 2030 – dell’uso di pesticidi per invertire la progressiva diminuzione della popolazione di insetti impollinatori, come ad esempio api e farfalle; il ripristino di 25.000 km di corsi fluviali, rimuovendo o demolendo le barriere che ostacolano il flusso delle acque; una copertura arborea minima del 10% in ogni città, ovvero il 10% della superficie delle aree urbane coperta e ombreggiata da alberi.
🟠 Entro due anni dall’entrata in vigore del regolamento, i Paesi dell’Ue dovranno presentare alla Commissione UE i piani nazionali di ripristino, indicando come raggiungeranno gli obiettivi, e impegnandosi a monitorare e a riferire sui risultati via via raggiunti. L’Agenzia europea dell’ambiente elaborerà relazioni tecniche periodiche sui progressi compiuti. La Commissione, a sua volta, riferirà al Parlamento europeo e al Consiglio dei Capi di Stato e di Governo UE.
👉🏽 La “Nature Restoration Law” non introduce l’obbligo di creare nuove aree protette né pone ostacoli alla creazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili. Decadono quindi le contestazioni poco credibili che i partiti di destra avevano sollevato nei confronti di questo provvedimento, sostenendo che avrebbe reso più difficile il lavoro degli agricoltori, imposto la creazione di aree protette e ostacolato l’installazione di nuovi impianti di energia rinnovabile.
👉🏽 In vista delle elezioni europee in programma nel 2024, l’approvazione di questa legge potrebbe avere ripercussioni politiche sul perimetro della prossima maggioranza che sosterrà la nuova Commissione. Il voto ha segnato infatti una vittoria importante per Socialisti, Democratici, Verdi e Sinistra, ma anche per i liberali di Renew Europe; e ha segnato la sconfitta della strategia del Partito popolare europeo (colonna dell’attuale maggioranza “Ursula” insieme ai Socialisti) che pur di fermare questa legge si era alleato con le destre europee riunite nel gruppo Identity and Democracy.