L’ULTIMO SALUTO A MASSIMO SCALIA
Oggi, a Roma, in una affollatissima sala Protomoteca in Campidoglio, anch’io mi sono unita all’ultimo abbraccio a #MassimoScalia. In un colpo solo ho rivisto tante compagne e compagni del mio percorso culturale, politico e professionale. Il mondo che condividevamo da una vita con lui.
Massimo, con #GianniMattioli ed #ErmeteRealacci, padre cofondatore del movimento antinucleare italiano, dell’ambientalismo scientifico, di Legambiente e dei #Verdi. E sarebbe già tantissimo.
Ma anche Massimo capace di profonda umanità nei rapporti di amicizia, di straordinaria generosità e impegno pedagogico nel rapporto con gli studenti all’Università; brillante nelle intuizioni scientifiche, al cui approfondimento lavorava con determinazione, sfornando risultati che, anche di recente, hanno aperto prospettive nuove. Infine, Massimo dal grande tratto ironico, capace di sorridere e far ridere, di lavorare e di divertirsi lavorando.
Così è stato ricordato nei saluti commossi che si sono succeduti.
Forse, se fosse stato presente alla cerimonia, sarebbe insorto bonariamente contro l’eccesso di elogi e riconoscimenti.
Ma noi che l’abbiamo stimato e gli abbiamo voluto bene e che da lui tanto abbiamo imparato sappiamo che erano parole dovute, prima ancora che meritate.
Per questo dispiace che la perdita di una personalità di tale spessore, che ha inciso sulle vicende politiche ed energetiche del nostro Paese, non abbia invece ricevuto da parte dei media l’attenzione che che gli era dovuta.