Al momento stai visualizzando “MEMORIA DI ME” LA MOSTRA IN ASSEMBLEA LEGISLATIVA PER LA GIORNATA DELL’ALZHEIMER

In veste di Vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, oggi ho avuto il piacere di inaugurare la mostra non-solo-fotografica di Marco Menozzi dal titolo “Memoria di me”, un’esposizione interattiva dedicata alla dolorosa esperienza dell’Alzheimer. Dolorosa per chi ne è affetto ma anche per famiglia e amici, alle prese con il lento processo di dissolvenza della memoria e delle capacità cognitive dei propri cari, che approdano a luoghi della non-memoria accessibili solo a loro.

Le foto esposte sono tratte dall’archivio famigliare dell’artista, che è stato il principale caregiver della madre, affetta, appunto, dall’Alzheimer, fino al suo ricovero in una casa di riposo. Un’esperienza che Menozzi ha voluto affrontare documentandosi con testi dai quali comprendere il percorso che stava seguendo e che avrebbe man mano seguito la madre.

Il fulcro della mostra è personale, intimo e profondo, e vuole restituire il rapporto dell’artista con la malattia della madre che inesorabilmente la priva della memoria e della coscienza di sé. Tanto intimo e autentico, questo approccio, che nella presentazione al numeroso pubblico presente Menozzi in più passaggi è  stato colto e bloccato dall’emozione.

Al contempo, però, Menozzi vuole parlarci dell’Alzheimer, della malattia, e non solo del suo vissuto. Semmai vuole ricostruire e restituirci quello della madre.

Il visitatore, oltre che dalle foto, è interpellato e coinvolto da installazioni, opere grafiche, interventi sulle fotografie che rappresentano la perdita di percezione e conoscenza della madre della cerchia dei familiari più stretti.

Un filo di lana rosso collega le varie installazioni, come una sorta di maglia, la maglia della memoria,  che pian piano perde i punti e si sfilaccia.

L’Alzheimer e in generale la perdita di memoria e delle proprie facoltà cognitive legata alla demenza senile è un’esperienza dolorosa per chi ne è colpito, soprattutto all’inizio, quando in qualche modo percepisce di non essere più padrone dei propri pensieri e delle parole con cui tenta di esprimersi. Perso il senso del proprio presente e dell’immediato passato, finisce per rifugiarsi in un passato remoto che fa da presente, nel quale riconosce sempre meno i familiari che ha attorno. Resta però, e questa è stata l’esperienza con mia madre, il legame affettivo che passa, ad esempio, dal riconoscere la voce di chi percepiscono vuole loro bene. Come manifestava mia madre quando l’andavo a trovare.

“Memoria di me” Marco Menozzi e la curatrice Laura Dali ci accompagnano in una riflessione sulla nostra stessa vulnerabilità ma anche sulla possibilità di elaborare il dolore del lento distacco dai propri cari attraverso il prendersi cura di loro.

Per molte, troppe famiglie, le sempre più diffuse malattie degenerativo-cognitive della crescente popolazione di anziani rappresentano anche un enorme problema economico, perché si tratta di malati che richiedono un tipo di cura e assistenza che, sia a casa con caregiver sia in strutture ad hoc a costi economici elevati.

La Regione Emilia-Romagna, da sola, stanzia per la non autosufficienza più risorse di tutte quelle che il Governo mette a disposizione a livello nazionale per l’intero Paese. Ma nonostante questo, non bastano.

La mostra è visitabile gratuitamente fino al 20 settembre, Giornata Internazionale dell’Alzheimer, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18, in viale Aldo Moro 50.

 

qui invece l’intervista a Marco Menozzi

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.