Sono candidata come capolista per Alleanza Verdi Sinistra nella circoscrizione di Bologna alle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 17 e 18 novembre 2024.
Sono nata a Bologna, dove ho studiato (maturità classica al liceo Minghetti con il voto 60/60) fino alla laurea (in filosofia, 110/110 con lode). Dal 1990 sono iscritta all’Albo dei Professionisti dell’Ordine dei giornalisti .
Il 26 gennaio 2020 sono stata eletta consigliera regionale nelle liste di Europa Verde. Europa Verde si era candidata all’interno della coalizione di centrosinistra che ha sostenuto la candidatura di Stefano Bonaccini a presidente, che ha vinto con otto punti di vantaggio sulla destra. Ricopro il ruolo di Vicepresidente dell’Assemblea legislativa. Mi occupo prevalentemente di tematiche ambientali, di sviluppo sostenibile e green economy, economia circolare, transizione energetica low carbon, agricoltura biologica, politiche urbane sostenibili, sharing economy, politiche europee a supporto della transizione ecologica, democrazia partecipativa.
Ho già avuto esperienze amministrative: come assessora all’Ambiente del Comune di Bologna dal 1996 al 1999, e poi come Presidente del Quartiere Reno di Bologna dal 1999 al 2004.
Accettando la proposta di presentarmi come capolista di Europa Verde nella circoscrizione di Bologna e Provincia alle elezioni regionali del 26 gennaio 2020 in Emilia-Romagna ho deciso di mettere a disposizione la mia esperienza giornalistica e nel movimento ambientalista per contribuire a portare le tematiche ecologiche (dai cambiamenti climatici alla tutela delle risorse naturali alla base della nostra esistenza sul Pianeta) al centro dello scenario politico dell’Emilia-Romagna, sempre piuttosto sguarnito e generico in questo ambito.
L’economia verde e la conversione ecologica del sistema produttivo e dei nostri comportamenti quotidiani offrono enormi opportunità economiche, di lavoro, di innovazione e di incremento della qualità dell’ambiente e della vita, e si configurano come un’autentica exit strategy, contemporaneamente, dalla epocale sfida dell’emergenza climatica, dalla crisi ambientale ed occupazionale.
I giovani del movimento mondiale Fridays For Future e di Extinction Rebellion ci chiedono di operare con decisione contro l’emergenza climatica affinché il nostro pianeta, l’unico che abbiamo, resti vivibile anche per loro. Gli accordi sul clima del 2015 siglati a Parigi parlano chiaro: non dobbiamo superare l’asticella di 1,5 gradi di aumento della temperatura al 2050. Purtroppo i trend odierni ci dicono che stiamo navigando dissennatamente verso un aumento di 3 gradi. Anche per questo le elezioni del 26 gennaio in Emilia-Romagna non sono state elezioni come le altre: a ottobre 2018 gli scienziati dell’IPCC che studiano il clima per l’Onu hanno pubblicato uno studio che sostiene che – facendo data al 2018 – avevamo 11 anni di tempo per invertire la rotta dei cambiamenti climatici prima di perderne definitivamente il controllo. Cinque di questi dieci anni rimasti si giocheranno nel prossimo mandato regionale in Emilia-Romagna. Con la vittoria della destra melonian-salviniana che nega i cambiamenti climatici questi cinque strategici anni sarebbero stati buttati. Solo la vittoria del centrosinistra con una rappresentanza al suo interno di Europa Verde a garanzia della svolta verde potranno assicurare l’avvio della transizione ecologica e il contrasto ai cambiamenti climatici, cogliendo le opportunità economiche ed occupazionali, di risanamento ambientale e miglioramento della qualità della vita e dei servizi che offre la svolta verde.
Per questi motivi ho accettato di dare il mio contributo e intendo ora onorare gli impegni presi con l’attività che svolgerò in Regione.
Mie esperienze professionali e pubblicazioni in sintesi
Già corrispondente da Berlino per il manifesto e la rivista Pace e guerra, e redattrice de La nuova ecologia, ho collaborato e collaboro con inchieste ed articoli su tematiche ambientali ed energetiche a varie testate, tra cui l’Unità, La nuova ecologia, Materia Rinnovabile/Renewable Matter, micron, Ecoscienza, Qualenergia, BC, Noi donne, Corriere della Sera (pagine di scienza), l’Eco futuro.
Su Rai 3 nel 1988-89 ho condotto la trasmissione televisiva Greenpeace. Per Rai Radio 3 ho fatto parte della redazione della trasmissione Ora D, collaborato a Il filo di Arianna, e ho ideato e condotto i cicli di trasmissioni radiofoniche su buone pratiche di sostenibilità ambientale Vai col vento, La città in cammino, Effetto Terra, Aspettando Copenaghen, Decidere insieme su esperienze di democrazia partecipata, La via verde (aprile 2016).
Sono autrice dei libri Ecogalateo (La nuova Ecologia 1987), Città contro l’effetto serra (con Karl-Ludwig Schibel, Edizioni Ambiente, 2005), Rivoluzione bici (Edizioni Ambiente, 2010), L’Italia della green economy (Edizioni Ambiente, 2012), Un’altra Europa. Sostenibile, democratica, paritaria, solidale (Edizioni Ambiente, 2014). Ho curato il libro-intervista a Edo Ronchi e Pietro Colucci Vento a favore (Edizioni Ambiente, 2011).
Sono inoltre autrice di una ricerca su buone pratiche di mobilità sostenibile pubblicata nel volume Vivere sani in città, e del capitolo Germania, obiettivo 30 ettari/giorno al 2020 pubblicato nel volume Atlante del consumo di suolo.
Sono coautrice del saggio “Le città protagoniste dell’economia verde” pubblicato nel volume Un’agenda per le città (a cura di walter Vitali, Il Mulino).
Mie esperienze nelle istituzioni
Sono stata Assessora all’Ambiente e alle Politiche giovanili del Comune di Bologna (1996-1999). Nel 1997, in occasione della Conferenza sul clima di Kyoto, ho ricevuto da Iclei il premio per il Piano di rioduzione delle emissioni di CO2 approvato dal Comune di Bologna nel mio mandato. A Bologna ho introdotto la CartaGiovani. Ho fatto parte del Consultive Forum on Environment and Sustainable Development della Commissione europea.
Da luglio 1999 a giugno 2004 sono stata Presidente del Quartiere Reno del Comune di Bologna. Qui ho introdotto la prima – in Italia – assicurazione gratuita antiscippo per anziani.
Dal 2009 al 2018 ho fatto parte della giuria che assegna il Premio per lo Sviluppo Sostenibile – istituito dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile presieduta da Edo Ronchi con l’adesione del Presidente della Repubblica – alle aziende e start-up che si distinguono per i loro prodotti e servizi innovativi ad alto valore ambientale.
Dal 2012 sono entrata a far parte del Comitato scientifico dei Colloqui di Dobbiaco.
Qualche parola in più…
Dopo la laurea in filosofia, nel 1978 mi sono trasferita a Berlino Ovest dove ho vissuto fino al 1983, un’esperienza umana e culturale che ha segnato il corso della mia vita: erano gli anni del movimento antinucleare e pacifista, stavano nascendo i verdi tedeschi. In quegli anni ho insegnato italiano alla Freie Universität e alla Technische Universitaet di Berlino-ovest.
Ho cominciato a scrivere per il manifesto e la rivista Pace e guerra, sulle cui pagine raccontavo le esperienze di quel movimento alternativo che aveva costruito una sorta di società e di cultura parallela a quella ufficiale. L’incontro con la coraggiosa opposizione democratica della Germania est, in particolare con il gruppo Frauen für den Frieden (Donne per la pace), mi ha portato, nel 1984, a promuovere l’appello dei gruppi di donne non governativi dell’Europa dell’Est e dell’Ovest contro l’installazione dei missili nucleari Nato e Urss. Un’esperienza che mi ha consentito di incontrare a Praga l’allora dissidente, co-promotore di Charta ’77 e futuro Presidente della Cecoslovacchia, Vaclav Havel.
Nel 1985 ho iniziato a lavorare a Rai Radio 3 a Roma, nella redazione di Ora D (dove D stava per donna). Nel 1987 sono stata assunta al mensile La nuova ecologia, per il quale nel 1988 ho pubblicato il manuale di ecologia domestica Ecogalateo. Nel 1989 ho condotto la trasmissione televisiva su Rai 3 Greenpeace. Negli stessi anni ho partecipato alla fondazione dei verdi italiani, ho guidato la prima spedizione di Goletta Verde e ho fatto parte della Segreteria Nazionale di Legambiente. Ho collaborato (e continuo in parte a collaborare) a varie testate, tra cui La nuova ecologia, Noi Donne, l’Unità, Qualenergia, Corriere della Sera (pagine di scienza), micron (la rivista di ARPA dell’Umbria), Materia Rinnovabile/Renewable Matter, BC (edito dalla Federazione amici della bicicletta).
A metà degli anni ’90 non ho resistito al richiamo di Bologna e ho lasciato Roma. Nel 1996 sono entrata come Assessora all’Ambiente e alle Politiche giovanili nella Giunta comunale di Bologna. Nel 1997, in occasione della Conferenza sul clima di Kyoto, ho ricevuto il premio Iclei per il Piano di riduzione delle emissioni di anidride carbonica del Comune di Bologna. Come Assessora alle Politiche giovanili ho promosso l’Istruttoria Pubblica sulle politiche per i giovani e ho istituito la CartaGiovani, tuttora in essere.Nel 1998 sono stata nominata membro del Consultative Forum on Environment and Sustainable Development della Commissione Europea.
Eletta Presidente del Quartiere Reno(1999-2004) per i Verdi e l’Ulivo ho introdotto la prima – in Italia – assicurazione anti-scippo e antifurto gratuita per anziani. L’esperienza del quartiere è stata fondamentale per conoscere in presa diretta i problemi che affrontano le persone nella loro vita quotidiana: casa, salute, burocrazia, conflitti di vicinato, sicurezza; e per venire in contatto di persona con il prezioso e ricco mondo dell’associazionismo e del volontariato.
Chiusa l’esperienza amministrativa, nell’ambito della mia attività libero-professionale dal 2005 ho iniziato a scrivere libri di approfondimento su tematiche ambientali.
Come anticipato, con Karl Ludwig Schibel sono coautrice del libro Città contro l’effetto serra. Cento esempi da imitare (2005, Edizioni Ambiente). Sono inoltre autrice di Rivoluzione bici (2009, Edizioni Ambiente). Nel 2011 ho curato il libro-intervista Vento a favore di Edo Ronchi e Pietro Colucci (Edizioni Ambiente). A gennaio 2012 è uscito il mio libro L’Italia della green economy (Edizioni Ambiente), in cui descrivo un’ottantina di aziende attive nei settori della gestione dei rifiuti, dell’energia (efficienza e rinnovabili), del riciclo, e che si sono distinte nel campo dell’innovazione con positive ricadute ambientali. Nel 2014 con Edizioni Ambiente ho curato il libro Un’altra Europa. Sostenibile, democratica, paritaria, solidale, che comprende saggi, tra gli altri, di Joseph Stiglizt, Jean-Paul Fitoussi, Jürgen Habermas (da me tradotti), e di Monica Frassoni, Gianni Silvestrini, Mario Pianta, Pier Giorgio Ardeni.
Sono inoltre autrice di una ricerca su buone pratiche di mobilità sostenibile pubblicata nel volume Vivere sani in città. La promozione di stili di vita salutari e sostenibili nel contesto urbano (a cura di Vittorio Curzel, 2009), del capitolo Germania, obiettivo 30 ettari/giorno al 2020 pubblicato nel volume Atlante del consumo di suolo a cura di Paola Bonora, edizioni Baskerville (2013). Con Leonardo Setti sono coautrice del saggio Le città protagoniste dell’economia verde pubblicato nel volume Un’agenda per le città, a cura di Walter Vitali, edizioni Il Mulino, uscito a maggio 2014.
Dal 2005 ho ricominciato a collaborare con Rai Radio 3 con cicli di trasmissioni (Vai col vento, La città in cammino, Effetto Terra, lo speciale alla vigilia della Conferenza sul clima Aspettando Copenaghen) dedicate a progetti esemplari di uso delle fonti rinnovabili, efficienza energetica, mobilità sostenibile, gestione dei rifiuti, urbanistica sostenibile, realizzati in Italia e nel mondo. Nel 2010 ho ideato e condotto il ciclo dedicato a esperienze di democrazia partecipativa Decidere insieme. Più recentemente (aprile 2016) ho ideato e condotto il ciclo La via verde.
Da settembre 2004 svolgo anche un’intensa attività di consulenza per enti pubblici in materia di comunicazione, tra gli altri l’Assessorato ai Trasporti e Mobilità della Regione Emilia-Romagna ed Ervet (in relazione alla creazione del sito dedicato a best practices di www.ruotepuliter.it e ai progetti europei COMPRO e MIMOSA nel campo della mobilità urbana sostenibile), Federmobilità (progetto Move together), la Provincia di Trento (per la quale ho prodotto nel 2008 la succitata ricerca su buone pratiche di mobilità sostenibile in Italia ed Europa funzionali a corretti stili di vita salutari, e la Fondazione Alma Mater (progetto Spinner e Master sulla green economy). Dal 2012 al 2014 ho curato l’ufficio stampa di SANA, la manifestazione fieristica internazionale organizzata da BolognaFiere dedicata all’agricoltura biologica, all’erboristica e ai cosmetici naturali e bio.
Dal 2009 al 2018 ho fatto parte della giuria che assegna il Premio per lo Sviluppo Sostenibile – istituito dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile presieduta dall’ex ministro all’Ambiente Edo Ronchi, con l’adesione del Presidente della Repubblica – alle aziende e start-up che si distinguono per i loro prodotti e servizi innovativi ad alto valore ambientale.
Nel 2012 sono entrata a far parte del Comitato scientifico dei Colloqui di Dobbiaco.
L’exit strategy della sostenibilità ambientale e sociale. Il tasso di disoccupazione crescente, il precariato, lo spettro della ripresa economica senza nuova occupazione, la stessa rivoluzione digitale che oltre a creare nuove opportunità “mangia” anche posti di lavoro, il depauperamento delle risorse non rinnovabili, il fenomeno in corso dei cambiamenti climatici ci dicono che bisogna cambiare strada, che occorre trovare risposte innovative all’intreccio della crisi climatica, energetica, economica ed occupazionale, per raggiungere livelli accettabili di giustizia economica e sociale, ponendo un freno all’emissione di gas che alterano il clima e al consumo di risorse non riproducibili.
L’economia verde, la diffusione delle energie pulite, delle politiche a tutela dell’ambiente, rappresentano oggi la exit strategy dalla crisi occupazionale e l’ambito sostenibile e durevole per creare nuovi posti di lavoro: per i giovani che il lavoro ancora non ce l’hanno e per i meno giovani che lo perdono. Ambientalismo oggi è più che mai difesa della qualità della vita, del cibo che mangiamo, dell’aria che respiriamo, della natura di cui vogliamo preservare la biodiversità. E’ riequilibrio del rapporto nord-sud nell’uso delle risorse, è lotta ai cambiamenti climatici e al consumo di suolo a favore della rigenerazione urbana, della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, delle bonifiche dei suoli contaminati e del riuso di terre brown.
Sono questioni planetarie, da declinare e affrontare anche localmente, a cominciare dal supporto da dare alla green economy, alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici, alla mobilità sostenibile, al trasporto pubblico e in particolare su ferro per i pendolari, all’agricoltura di qualità.
Un impegno che ha trovato in Papa Francesco e nella sua enciclica Laudato si’ uno straordinario alleato. Un prezioso compagno di viaggio per movimenti ed associazioni ambientaliste che da decenni si battono per l’introduzione di politiche ambientali efficaci e per diffondere stili di vita più rispettosi del diritto alla vita delle generazioni che già abitano il Pianeta e di quelle che verranno.
Silvia Zamboni
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