Oggi in Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna ho presentato un’interrogazione urgente per sollecitare la Giunta regionale a valorizzare il lavoro svolto in questi anni dall’Osservatorio nazionale sulle morti sul lavoro fondato e curato da Carlo Soricelli . In particolare ho chiesto che la Regione intervenga per scongiurarne la chiusura annunciata dal fondatore per il prossimo 31 dicembre, deluso “dall’insensibilità dello Stato, della politica e di chi se ne dovrebbe occupare e non lo fa”.
Un tema tragicamente di grande attualità anche in Emilia-Romagna, dopo l’incidente mortale sul lavoro nella vetreria di Borgonovo (PC) in cui domenica notte ha perso la vita una lavoratrice cinquantenne, Nicoletta Paladini.
👉 L’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro, consultabile all’indirizzo cadutisullavoro.blogspot.it, è stato aperto nel 2008 da Carlo Soricelli, tecnico metalmeccanico in pensione e artista sociale, al fine di non dimenticare la tragica morte dei sette operai della ThyssenKrupp avvenuta il 6 dicembre 2007. Da allora in 15 anni Soricelli ha registrato i decessi sui luoghi di lavoro in apposite tabelle excel con informazioni inerenti: data del decesso, provincia e regione in cui si è verificato l’incidente con esito mortale, identità, età, professione, nazionalità della vittima e informazioni sull’infortunio mortale. Dai dati raccolti risulta che dal primo gennaio 2008 ad oggi sono deceduti oltre 20mila lavoratori sui luoghi di lavoro, sulle strade e nel percorso casa-lavoro. La particolarità dell’Osservatorio è che monitora anche le morti sul lavoro che sfuggono invece alle statistiche INAIL che registrano solo gli incidenti mortali sul luogo di lavoro e nei percorsi casa-lavoro-casa di lavoratori e lavoratrici assicurati INAIL denunciati dalle imprese.
👉 In questi anni Carlo Soricelli ha svolto un lavoro prezioso che potrebbe aiutare gli organi preposti alla sicurezza sui luoghi di lavoro a rendere più efficaci le politiche e gli investimenti in formazione e sicurezza. Gli incidenti mortali sul lavoro rappresentano un’emergenza nazionale che passa troppe volte sotto silenzio, e anche in Emilia-Romagna la situazione è preoccupante: i dati ufficiali Inail parlano di 110 morti nel 2021 e 40 da gennaio ad agosto 2022. Dai dati raccolti dall’Osservatorio di Soricelli risulta però una sensibile discrepanza rispetto ai dati ufficiali, all’incirca un 30% in più di quelli dichiarati dall’INAIL. Nelle statistiche ufficiali, infatti, non vengono conteggiati – a differenza dell’Osservatorio Soricelli – i morti sul lavoro non assicurati presso l’INAIL, circa 4 milioni, che comprendono carabinieri, poliziotti, lavoratori in nero, partite Iva individuali e agricoltori in pensione che continuano a lavorare: quest’anno si contano già 154 agricoltori schiacciati dal trattore.
Di recente anche il Cardinale e Arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi ha mostrato interesse per l’attività dell’Osservatorio e lo scorso 29 ottobre, nel corso del convegno “Per non morire lavorando” promosso dall’Ufficio per la Pastorale del mondo del lavoro dell’Arcidiocesi bolognese al quale ha invitato Carlo Soricelli.
Sono quindi soddisfatta per la risposta alla mia interrogazione da parte dell’Assessore Vincenzo Colla che si è impegnato a valorizzare l’esperienza dell’Osservatorio di Soricelli e ad assicurare l’appoggio della Giunta per proseguire l’esperienza nell’ambito delle attività istituzionali per la sicurezza sul lavoro già in essere.