Il progetto del maxi Polo logistico di Altedo, recepito dal Consiglio della Città Metropolitana il 25 novembre scorso, preoccupa Verdi – Europa Verde Emilia-Romagna
e ambientalisti. Si tratta di un’area di 730mila metri quadri interamente costituita da terreno agricolo, comprese le ultime risaie storiche della provincia di Bologna.
e ambientalisti. Si tratta di un’area di 730mila metri quadri interamente costituita da terreno agricolo, comprese le ultime risaie storiche della provincia di Bologna.
Un progetto che a mio parere comporta un inaccettabile sacrificio di suolo vergine, in considerazione dell’emergenza climatica e del livello già altissimo di consumo di suolo raggiunto nel territorio bolognese.
Un ulteriore motivo di preoccupazione deriva dal fatto che quello di Altedo va ad aggiungersi ad una decina di altri poli logistici in via di realizzazione in Emilia-Romagna in varie località (Calderara di Reno e Ca’ Bianca in provincia di Bologna; Caorso, Monticelli, Fiorenzuola, Pontenure in provincia di Piacenza; Sassuolo e Spilamberto in provincia di Modena; Parma) per una superficie che supera ampiamente il milione e 800 mila metri quadri (oltre i 180 ettari), la maggior parte dei quali su suolo agricolo, naturale o seminaturale.
Alcune di queste infrastrutture sono a supporto dello sviluppo dell’e-commerce, all’origine a sua volta di un trasporto merci capillare che contribuisce all’incremento dell’inquinamento atmosferico regionale. Contrariamente alla distorta percezione che si ha della supposta smaterializzazione degli acquisti online, l’e-commerce innesca infatti la necessità di realizzare depositi decentrati di merci e di sviluppare reti di trasporto e consegne capillari, che purtroppo solo con rarissime eccezioni avvengono per mezzo di veicoli elettrici.
Come Europa Verde ci appelliamo quindi alle amministrazioni locali affinché intervengano per bloccare l’incombente consumo di suolo e per contribuire al contenimento delle fonti di emissione di gas climalteranti e inquinanti.
Su questa materia presenterò a breve un’interrogazione alla Giunta regionale.