La crisi energetica ha ridato spazio e attenzione al gas metano, che è tornato a essere l’oggetto del desiderio energetico anziché una fonte di energia utile nella fase di transizione post fossile. Ma c’è anche un altro spettro che si aggira per l’Italia: il #nucleare, già bocciato da due referendum nazionali.
Si parla del cosiddetto nucleare sicuro, che in realtà è solo un esercizio teorico del quale non esistono prototipi nemmeno in formato giocattolo; non è nemmeno chiaro se chi lo propone conosca la differenza tra la tecnologia della #fissione nucleare – quella delle centrali attualmente in funzione che producono scorie altamente radioattive per migliaia di anni – e quella della #fusione nucleare – che al momento sta ancora facendo i primi passi nei laboratori di ricerca, per cui non si sa quando sarà disponibile in forma di applicazione industriale, a tempi e costi convenienti.
In questo contesto il Gruppo comunale di Europa Verde Bologna, in collaborazione con la Scuola di eco-politica, il Gruppo universitario #Ecologica per un sapere sostenibile, la Comunità Laudato Si’ e l’Associazione Eco, organizza un incontro nel corso del quale Massimo Scalia, fisico matematico, leader storico del movimento #antinucleare italiano, già deputato Verde, metterà a fuoco il tema da un punto di vista scientifico.
Io invece parlerò del Piano triennale di investimenti per l’attuazione del Piano Energetico Regionale fortemente orientato a dare impulso alle fonti rinnovabili.
Introduce e coordina l’incontro Paolo Galletti, coportavoce Europa Verde Emilia-Romagna.
Ci vediamo sabato alle 15 in Palazzo Comunale, Piazza Maggiore, Bologna.
Vi aspetto!