Al momento stai visualizzando NUOVA SEGGIOVIA CORNO ALLE SCALE: SERVE LA VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE

Oggi ho presentato in Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità una seconda interrogazione per chiedere alla Giunta regionale di ritirare la determina con cui si decide di non sottoporre a Via (Valutazione d’impatto ambientale) il progetto della nuova seggiovia “Polla – Lago Scaffaiolo” nel Parco del Corno alle Scale, che insiste nei Comuni di Lizzano in Belvedere (BO) e di Fanano (MO).

Lo scorso settembre avevo già presentato un’interrogazione per chiedere come mai tale progetto, che insiste su un’area all’interno di un Parco regionale, non fosse stato sottoposto direttamente alla procedura di Via e fosse invece solo in fase di verifica di assoggettabilità alla VIA, procedimento che con la Determinazione di Giunta Regionale del 28/01/2021 è stato poi valutato come non dovuto. Dalla risposta odierna dell’Assessora Irene Priolo alla mia interrogazione colgo positivamente un’apertura, in quanto viene affermata la necessità di ulteriori approfondimenti di merito che non sono stati compresi nella prima fase di screening. La parola definitiva sulla correttezza dell’iter regionale verrà in ogni caso dall’esito del ricorso al Tar di associazioni ambientaliste e cittadini contro la determina. Sarà dunque il Tar a valutare se l’iter seguito finora sia stato corretto oppure se il progetto andasse sottoposto a VIA già nella prima fase di verifica, come richiesto da Europa Verde nelle due interrogazioni. Del resto dalla stessa risposta odierna della Giunta si evince che il nuovo impianto ne sostituirà due esistenti, quindi si conferma che non si tratta di una mera riqualificazione ma di una nuova infrastruttura.

Europa Verde è favorevole allo sviluppo del turismo di montagna, come leva economica per contribuire ad evitare lo spopolamento del nostro bell’Appennino, e ovviamente al diritto di accessibilità ai luoghi di interesse naturale, purché sempre nel rispetto della sostenibilità ambientale e della tutela di tali aree protette. Per questi motivi siamo favorevoli a introdurre prescrizioni progettuali che siano in linea con gli interventi previsti dall’alternativa 4 del Masterplan, lo studio comparativo commissionato dalla Regione nello scorso mandato, che aveva individuato una soluzione meno invasiva di quella oggetto del progetto in questione.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.