Al momento stai visualizzando NUOVO METANODOTTO RIMINI-SAN SEPOLCRO. RISPETTARE LE PRESCRIZIONI
I lavori di rifacimento del metanodotto Snam Rimini-Sansepolcro stanno rispettando o no tutte le prescrizioni contenute nelle autorizzazioni e nel provvedimento di VIA, che hanno permesso la cantierizzazione dell’opera?
É la domanda che ho posto oggi in Assemblea legislativa nel corso del question time con un’interrogazione alla giunta regionale. Nei giorni scorsi, infatti, al Gruppo regionale Europa Verde erano giunte segnalazioni sul mancato rispetto delle prescrizioni nel tratto del metanodotto che attraversa il comune di Novafeltria.
Nell’interrogazione ho evidenziato, in particolare, le prescrizioni che impongono di minimizzare gli impatti mediante l’utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica in tutte le interferenze dei lavori con il reticolo idrografico. Inoltre dovrà essere prestata particolare attenzione alla salvaguardia della vegetazione arborea e arbustiva presente in loco, avendo cura di ricomporre le aree boscate interessate dall’intervento tramite la piantumazione di essenze arboree di pronto effetto, di altezza non inferiore a 3,5 metri, opportunamente disposte, fino alla ricucitura dell’area boscata.
Sono quindi soddisfatta che la Giunta, sollecitata dalla mia interrogazione, abbia risposto di aver dato mandato agli uffici di fare chiarezza sul rispetto delle prescrizioni, interpellando direttamente l’amministrazione comunale di Novafeltria. Visto l’alto numero di comuni coinvolti dall’attraversamento del metanodotto, è inoltre positivo che sarà la Regione Emilia-Romagna ad esaminare la verifica di ottemperanza delle prescrizioni fissate dalla delibera di VIA sulla base delle comunicazioni che perverranno ai suoi uffici da parte del proponente o dei soggetti individuati per la verifica, nei tempi definiti dal provvedimento di VIA. Un ruolo di coordinamento, questo della Regione, che avevo auspicato nell’interrogazione.
Per i Verdi è fondamentale che venga garantita un’attenta sorveglianza sui lavori sia in corso sia a fine cantiere, in modo da salvaguardare l’originario assetto morfologico e vegetazionale delle zone interessate dal metanodotto.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.