Al momento stai visualizzando PIANO ARIA: BEN 14 MILIARDI DI RISORSE. LE PROPOSTE DI EUROPA VERDE

Oggi in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, dopo un dibattito di ore, abbiamo approvato il nuovo 𝗣𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 (PAIR 2030), un documento strategico ed importante perché parlare di qualità dell’aria significa necessariamente parlare anche della qualità della nostra salute. Sappiamo che la nostra regione è al centro del bacino padano, un’area 𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮 𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗲 𝗽𝗶ù 𝗶𝗻𝗾𝘂𝗶𝗻𝗮𝘁𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗱’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮, 𝗺𝗮 𝗱’𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗮 𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼, con migliaia di decessi prematuri ogni anno attribuiti dalla European environmental agency (Eea) e dall’Organizzazione mondiale per la salute (Oms) all’inspirazione delle polveri sottili. Un parametro sforato per anni dall’Emilia-Romagna, e non solo, che ha portato alla condanna per infrazione da parte della Commissione europea. Non solo: le emissioni che impattano sulla salute incidono anche sul riscaldamento globale e quindi sul clima. Proprio in queste ore – ne ho parlato nel post pubblicato ieri – è stato pubblicato uno studio che dice che l’Emilia-Romagna, dopo il Veneto, è la Regione italiana più esposta al rischio di innalzamento del livello del mare dovuto al cambiamento climatico. Domani riproporrò questa emergenza con un’interrogazione urgente nel question time in Aula.

📌 E veniamo al PAIR. Due i principali aspetti positivi a mio parere: il primo, ripreso da un mio emendamento, afferma che 𝗶 𝘃𝗮𝗿𝗶 𝗣𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗲𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 tra loro al raggiungimento degli obiettivi del PAIR. Parliamo del Piano di sviluppo rurale (PSR), del Piano energetico regionale (PER) e del Piano integrato regionale dei Trasporti (PRIT) perché toccano ambiti, settori e attività che sono fonti di emissioni inquinanti e climalteranti. Tra tutti, ho dichiarato nel mio intervento in Aula, il PRIT è con tutta evidenza l’anello debole della catena pianificatoria perché ripropone i nuove strade, autostrade, bretelle tra le quali la Sassuolo-Campogalliano e la Cispadana, opere che i Verdi contestano da sempre e che vanno nella direzione dell’aumento del traffico su gomma.

📌 La seconda importante novità di questo PAIR è la disponibilità di 𝗿𝗶𝘀𝗼𝗿𝘀𝗲: si tratta di quasi 14 miliardi tra risorse regionali, ministeriali ed europee per l’attuazione e il sostegno delle misure indicate. Una strumentazione finanziaria fondamentale perché senza finanziamenti si rischia di fare Piani che restano sulla carta e non incidono sulla realtà.
Contrariamente a quanto ho sentito affermare dai banchi della minoranza, il PAIR non colpisce in maniera indiscriminata l’agricoltura, ma chiede a tutti di contribuire allo sforzo comune per migliorare la qualità dell’aria, dando priorità alla tutela della salute.

👉🏽 Dei 𝟰 𝗼𝗱𝗴 che ho presentato come capogruppo di Europa Verde, il primo riguarda la richiesta che si apra un tavolo di confronto nazionale per l’introduzione di un meccanismo di compensazione che riservi una parte degli 𝗶𝗻𝘁𝗿𝗼𝗶𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁à 𝗮𝘂𝘁𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗿𝗶𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗶 𝗽𝗲𝗱𝗮𝗴𝗴𝗶 a favore dei territori maggiormente penalizzati dall’inquinamento originato dalle autostrade, in modo da finanziare misure e opere finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria. Oggi vige invece la più classica delle storture: le società concessionarie privatizzano i profitti dei pedaggi, e socializzano i danni sanitari derivanti dall’inquinamento.
Un secondo odg impegna la Giunta ad operare in tutte le sedi opportune per la piena realizzazione del 𝗦𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗙𝗲𝗿𝗿𝗼𝘃𝗶𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗠𝗲𝘁𝗿𝗼𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗕𝗼𝗹𝗼𝗴𝗻𝗮 e la definizione di un orizzonte temporale per il completamento del SFM con obiettivi intermedi e tempi per la loro realizzazione. Proprio ieri sulla linea ferroviaria Porrettana si è registrata un’ennesima giornata nera per i pendolari, con ritardi e corse cancellate. Un terzo Odg impegna la Giunta ad attivarsi in tutte le sedi opportune per sollecitare il Governo ad aumentare le risorse assegnate al 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗡𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗧𝗿𝗮𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗣𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗟𝗼𝗰𝗮𝗹𝗲, perché senza un Tpl efficiente e affidabile, non raggiungerà l’obiettivo di riduzione dello share modale del trasporto automobilistico privato. O diamo alternative all’auto, o le persone continueranno ad usare la propria macchina per spostarsi. Va detto che la Regione ribadisce con il PAIR il sostegno del Bike to work, già oggetto di bandi milionari, l’ultimo a metà gennaio, anche per l’acquisto di biciclette e cargobike a pedalata assistita elettricamente. Infine, l’ultimo ordine del giorno chiede alla Giunta di sollecitare l’ampliamento degli ambiti e delle finalità di impiego delle strumentazioni di 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼 del traffico al fine di comprendervi anche la verifica del rispetto delle limitazioni alla circolazione dei veicoli previste dal Piano Aria nelle giornate di smog alarm.

👉🏽 Da ultimo, la settimana scorsa in Commissione avevo fatto approvare 𝟰 𝗲𝗺𝗲𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 che riguardano l’ampliamento delle aree pedonali e la qualità della forestazione urbana, scegliendo le specie più efficaci nell’assorbimento delle emissioni.

A questo link trovate i testi integrali degli emendamenti che ho presentato al PAIR 2030: https://www.silviazamboni.it/wp-content/uploads/2024/01/ODG-al-PAIR-2030_EuropaVerde.pdf

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.