Sono soddisfatta per l’odierna approvazione del Piano di Sviluppo Rurale regionale 20223-2027, un pacchetto di misure varato dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna che prevede lo stanziamento di quasi 1 miliardo di euro, in parte di provenienza europea e per il 60% messi a disposizione dal bilancio regionale.
La priorità data all’agricoltura biologica (alla quale toccano quasi 200 milioni, un record rispetto al passato), agli investimenti a favore della sostenibilità ambientale e dello sviluppo equilibrato dei territori non possono che trovare d’accordo Europa Verde. Il PSR va nella direzione del Green Deal europeo e raccoglie alcune nostre proposte – contenute nelle risoluzioni di cui sono prima firmataria e approvate nei mesi scorsi dall’Assemblea legislativa – per la riduzione dell’impiego del glifosato, il superamento dell’impiego delle gabbie negli allevamenti e l’incremento del benessere animale nella zootecnia. I fondi stanziati per l’agricoltura biologica sono il triplo di quelli assegnati all’agricoltura integrata e andranno anche a beneficio della promozione dei distretti del biologico. Non a caso il relatore di minoranza del provvedimento, il consigliere della Lega Fabio Rainieri, si è lamentato nell’intervento in Aula per l’eccesso di fondi destinati al biologico. Mentre io, ovviamente, ho fatto commenti di segno opposto.
Positive anche le azioni per ridurre le emissioni di ammoniaca in agricoltura e zootecnia, un precursore della formazione delle polveri sottili, molto dannose per la salute.
Nel mio intervento ho quindi espresso apprezzamento per questo provvedimento e ribadito alla Giunta alcune richieste, che sono state assunte anche dall’Ordine del giorno promosso dalle forze di maggioranza e di cui anch’io sono proponente.
In particolare, ho risollecitato la Giunta a mettere in campo misure e fondi destinati alla ricerca per ridurre l’impiego del glifosato, una sostanza responsabile per il 76% dei casi dello scadimento della classe di qualità delle acque superficiali in Emilia Romagna monitorate da Arpae.
Ho anche ricordato che la promozione del benessere animale è funzionale alla riduzione dell’uso massiccio di antibiotici nel settore zootecnico, una pratica che copre il 70% del consumo di antibiotici nel nostro paese, concorrendo ad alimentare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza. Questo dato è stato riportato il 17 settembre scorso dall’infettivologo Fabio Tumietto nel corso della presentazione, a Bologna, della struttura costituita presso l’Ospedale S.Orsola e l’Istituto Ortopedico Rizzoli per combattere l’antibiotico-resistenza che ogni anno fa 11.000 morti nel nostro Paese, un dato di per sé allarmante eppure ritenuto sottostimato dagli esperti. Per questo nell’intervento e nell’odg ho chiesto alla Giunta di monitorare i risultati ottenuti in merito alla riduzione dell’impiego di antibiotici nel settore zootecnico e alla loro diffusione nell’ambiente.
Infine, visto che i finanziamenti verranno assegnati tramiti bandi, Europa Verde ha chiesto alla Giunta di riferire periodicamente nelle commissioni competenti sullo stato dell’arte. Inoltre, ho evidenziato che per facilitare l’accesso alle risorse da parte delle piccole aziende agricole, bisogna emettere bandi anche di piccola taglia finanziaria, più alla loro portata per quanto riguarda anche i compiti rendicontazione.
Nel PSR e nell’odg, infine, si fa esplicito riferimento alla promozione dei distretti del biologico, che sono oggetto del Progetto di Legge di Europa Verde per il quale sono stata indicata come relatrice di maggioranza e che a breve inizierà l’iter di trattazione nelle competenti commissioni dell’Assemblea. Sottolineo con soddisfazione che questo PRS per la prima volta prevede incentivi a favore dei distretti del biologico quali strumento utile per promuovere la diffusione del metodo di coltivazione bio e di valorizzazione dell’economia dei territori – dall’agriturismo alle piccole aziende alimentari di trasformazionee ai piccoli allevamenti – in chiave di sostenibilità.
Questo PSR è un chiaro segno che l’Emilia-Romagna ha imboccato con decisione la strada dei provvedimenti indicati dall’Europa in materia di sostenibilità in agricoltura e zootecnia. È sempre più chiaro che l’agricoltura, pur essendo una concausa dei cambiamenti climatici per via delle emissioni a cui dà origine, ne è anche vittima a causa della siccità e dei fenomeni meteo estremi. È quindi giusto che, anche a propria tutela, il settore agro-zootecnico porti il proprio contributo per contrastare l’emergenza climatica.
E’ vero che si dice che “Chi si loda, s’imbroda”. Credo però di poter affermare che questa svolta è frutto anche dell’azione dei Verdi in Regione.
Qui il testo completo dell’Ordine del Giorno discusso oggi in aula