Sono molto soddisfatta: oggi abbiamo presentato alla stampa l’orologio climatico (climate clock) dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna: misurerà il tempo che ci resta a disposizione per contenere l’aumento medio della temperatura entro 1,5 gradi, un tetto che non pregiudica la possibilità di vita dell’umanità sul nostro Pianeta. Contribuirà ad accrescere la consapevolezza di decisori politici (anche in Regione), cittadini e mondo produttivo sull’urgenza di attuare interventi efficaci per fermare la spirale dei cambiamenti climatici. Pubblicato sulla home page del sito dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, sarà accessibile a tutte le persone interessate a questo indirizzo https://www.assemblea.emr.it/
L’idea era nata un anno fa, d’intesa con la collega Silvia Piccinini, quando avevamo portato all’attenzione della Presidente dell’Assemblea la proposta di aderire alla campagna internazionale del climate clock, a seguito dell’inaugurazione, il 19 settembre 2020, del primo climate clock al mondo, ideato dagli artisti Gan Golan e Andrew Boyd e installato sulla facciata del Metronome di Union Square a Manhattan. A un anno di distanza, dopo aver seguito passo passo la realizzazione in Ufficio di Presidenza (del quale faccio parte come Vice Presidente dell’Assemblea), oggi finalmente ho avuto la soddisfazione di vedere l’orologio climatico pubblicato sulla home page del sito dell’Assemblea.
L’orologio (come quello installato nel giugno 2021 sul Ministero della transizione ecologica) è composto da due cifre che si aggiornano di secondo in secondo:
in rosso, quella che indica quanto tempo manca, agli attuali livelli di emissioni, per esaurire il “bilancio di carbonio” globale, vale a dire la quantità di anidride carbonica (CO2) che può ancora essere rilasciata nell’atmosfera limitando il riscaldamento globale a 1,5°C sopra i livelli preindustriali come previsto dagli Accordi di Parigi;
in azzurro, si alternano diversi indicatori: la percentuale di energia mondiale fornita al momento da fonti rinnovabili; l’ammontare in dollari del fondo verde per il clima; la superficie in chilometri quadrati di terra protetta dalla popolazione indigena.
Sono molto orgogliosa che l’Emilia-Romagna sia la prima regione ad offrire uno strumento comunicativo così efficace per diffondere una maggior consapevolezza sulla necessità di attuare la svolta verde. Le temperature roventi di queste settimane e l’emergenza idrica provocata dalla grave siccità sono l’ennesima drammatica dimostrazione di quanto la crisi climatica sia ormai fuori controllo. Sembriamo essere tutti d’accordo sull’urgenza di attuare la transizione ecologica ed energetica, ma i buoni propositi spesso naufragano nell’inazione. Occorre, invece, agire subito sia per contrastare le cause dei cambiamenti climatici, in primis l’uso dei combustibili fossili e un modello di produzione e consumo che divora risorse e inquina, sia per mitigarne gli effetti con politiche di adattamento e di riduzione dei danni.
Con l’orologio climatico possiamo contribuire ad accelerare, a tutti i livelli, il cambiamento anche delle nostre abitudini di cittadini e consumatori.
AGGIORNAMENTI DEL 28 GIUGNO: Abbiamo sollecitato anche la Giunta ad attivarsi per il climate clock sul suo sito ufficiale e sulla facciata della sede regionale di Bologna. Qui le info: https://www.silviazamboni.it/si-dalla-giunta-allorologio-climatico-sul-sito-istituzionale-della-regione-emilia-romagna-e-sulla-facciata-della-sede-regionale/