Spenti i riflettori sulle celebrazioni del #PrimoMaggio2021 , archiviati i discorsi delle autorità, da oggi in poi deve lo stesso continuare ad essere “Primo Maggio”.
Lo sappiamo: il mondo del lavoro, sia autonomo sia dipendente, sta attraversando nel nostro paese una fase di profonda crisi. Autonomi e imprenditori di molti settori hanno visto ridursi drasticamente gli introiti; i dipendenti più fragili hanno perso il posto di lavoro, mentre a decine di migliaia sono stati salvati dal blocco dei licenziamenti, che però sta per scadere.
“L’Italia si cura con il lavoro” è lo slogan scelto dai #sindacati per celebrare il #primomaggio . Lo condivido: abbiamo bisogno di cura e di lavoro e di tutte e due le cose assieme per evitare il disastro sanitario e sociale. Abbiamo fatto tanti sforzi per evitare il peggio, dobbiamo farne ancora per evitare strappi e rabbia sociale: servono sostegni concreti alle categorie meno protette e più colpite.
Il lavoro deve tornare al centro di ogni riflessione politica sul futuro del Paese. Lavoro buono, #greenjobs qualificati da far crescere nel percorso di #transizioneecologica che noi #Verdi auspichiamo da decenni e che ora, ancora con troppe timidezze, si affaccia all’orizzonte dell’Italia.
I green jobs sono già una realtà in crescita: secondo il report #GreenItaly, sono oltre 3 milioni gli occupati in Italia con mansioni verdi, con oltre 432 mila imprese che hanno investito in prodotti e tecnologie green. Inoltre, le imprese verdi e quelle digitali sono più resilienti della media: le imprese eco-investitrici orientate al 4.0 nel 2020 hanno visto un incremento di fatturato nel 20% dei casi, quota più elevata del citato 16% del totale delle imprese green e più che doppia rispetto al 9% delle imprese non green. Una ennesima dimostrazione delle potenzialità economiche di uno sviluppo basato sulla sostenibilità e sulla circolarità.
Oggi vorrei dedicare un pensiero in più alle donne e ai giovani: sono loro che, sul lavoro, stanno pagando maggiormente la crisi dovuta alla pandemia. I numeri fanno impressione, così come le previsioni di licenziamenti dopo la fine del blocco.
Con il gruppo consiliare Europa Verde faremo la nostra parte in Assemblea Legislativa Emilia-Romagna per ridurre al minimo l’impatto sulle categorie meno tutelate.
Un futuro migliore si costruisce solo con una forte coesione sociale.
Che sia sempre Primo Maggio!