Al momento stai visualizzando PROMOZIONE DELLA VENDITA DI PRODOTTI SFUSI E ALLA SPINA: LA NUOVA (MIA) LEGGE IN EMILIA-ROMAGNA!!!!!!!!!!!!
Sono veramente soddisfatta: con il voto favorevole dell’Assemblea legislativa il mio progetto di legge per la promozione della vendita di prodotti sfusi e alla spina è diventato legge regionale. Un altro importante risultato per Europa Verde dopo l’approvazione lo scorso settembre della mia proposta di legge per l’istituzione e il sostegno dei distretti del biologico. Sei quelli nati in Emilia-Romagna, che ora potranno concorrere all’assegnazione dei 200mila euro di fondi regionali 2024 e a quelli dei bandi ministeriali.
L’approvazione della legge che promuove la vendita di prodotti sfusi e alla spina consentirà all’Emilia-Romagna di fare dei passi in avanti nella direzione di azioni virtuose per la prevenzione a monte della produzione dei rifiuti da imballaggio. Tutti noi del resto siamo testimoni del fatto che la quota maggiore di rifiuti che accumuliamo nelle nostre case sono rifiuti da imballaggio, in prevalenza di plastica.
Secondo lo studio Ires-Cgil che ho già richiamato sulla mia pagina FB, l’Emilia-Romagna è la regione in Italia che produce più rifiuti urbani pro capite: 633,4 chili contro la media italiana di 493 chili. L’ultimo report regionale sui rifiuti (“La gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna REPORT 2023”), redatto da Regione Emilia-Romagna e Arpae, evidenzia in particolare che la raccolta differenziata della frazione secca (carta, plastica, vetro, metalli, alluminio e legno) è costituita prevalentemente da rifiuti di imballaggio.
La normativa europea, nazionale e regionale in materia di protezione dell’ambiente e lotta ai cambiamenti climatici, in particolare quella che riguarda l’economia circolare, da tempo indica con estrema chiarezza che una delle priorità per contrastare la formazione dei rifiuti da imballaggio è bloccarne la formazione a monte, sia riducendone l’impiego e l’immissione sul mercato sia promuovendo il riutilizzo/riuso di imballaggi/contenitori prima che diventino un rifiuto.
Gli 11 articoli della mia legge prevedono l’erogazione di risorse regionali per incentivare sia l’apertura di nuovi esercizi per la vendita esclusiva di prodotti non pre-imballati sfusi e alla spina, sia l’apertura di appositi reparti (i cosiddetti green corner) in esercizi commerciali già esistenti. La legge, inoltre, fa riferimento anche alla vendita di prodotti a km zero e a filiera corta. Gli esercizi che beneficeranno degli incentivi, nella misura di massimo 5.000 euro ciascuno, dovranno restare operativi per minimo 3 anni, pena la revoca del contributo. Tra i costi ammissibili per ricevere gli incentivi regionali, insieme a quelli per scaffalature e attrezzature apposite per la vendita di prodotti e alimenti solidi sfusi (come ad esempio pasta, riso, detersivi) e liquidi (ad esempio detergenti), ci sono anche quelli per apparecchiature per l’igienizzazione e sanificazione dei contenitori riutilizzabili che sostituiscono quelli usa e getta.
La legge mette a disposizione 100 mila euro per il 2024 e altri 50 mila euro sia per il 2025, sia per il 2026, da utilizzare per le spese di allestimento degli spazi di vendita e per realizzare efficaci azioni di informazione e sensibilizzazione culturale che promuovano il cambiamento nelle abitudini di esercenti e consumatori. È chiaro che questo tipologia di spesa porta via più tempo agli acquirenti e richiede un cambiamento di abitudini. Quanti con i minuti contati trovano comodo afferrare al volo, ad esempio, frutta e verdura prepesati e confezionati. Per questo ritengo che la legge abbia anche la valenza di stimolo per un cambiamento comportamentale e culturale, e non solo degli esercenti commerciali, ma anche di noi consumatori che facciamo spesa.
Ridurre a monte la produzione di rifiuti è uno dei pilastri dell’economia circolare, insieme a un efficiente invio a riciclo e recupero di quelli prodotti, pratiche che hanno effetti positivi anche per ridurre le emissioni di gas serra responsabili del riscaldamento globale e dell’emergenza climatica.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.