Al momento stai visualizzando RACCOLTA FONDI DI EXTINCTION REBELLION PER COPRIRE SPESE LEGALI.

Ricordate la raccapricciante vicenda di inizio luglio in Questura a Bologna che ebbe al centro l’esponente di Extinction Rebellion Bologna (XR) Valentina Corona? Dopo il fermo di Polizia seguito a un’azione di protesta non violenta in occasione del G7 a Bologna, Valentina Corona denunciò di essere stata costretta a spogliarsi in un bagno lurido in Questura e, una volta nuda, a effettuare dei piegamenti sulle ginocchia. Tutto perché, durante l’azione di protesta contro il summit del G7 Scienza e Tecnologia al Tecnopolo di Bologna, era intervenuta per mediare tra gli agenti della Digos di Bologna e gli attivisti di XR sul tetto della sede del Comune di Bologna. Valentina Corona, che non aveva precedenti penali, successivamente era stata trattenuta più di 7 ore in Questura, fotosegnalata e sottoposta alla rilevazione delle impronte digitali, e poi fatta spogliare e costretta ai piegamenti in presenza di un’agente donna. Un trattamento violento contro il quale ha deciso di sporgere denuncia tramite un esposto alla Procura con cui si ipotizzano i reati di falso ideologico e perquisizione personale arbitraria.
L’azione dimostrativa di Extinction Rebellion (XR) era stata sicuramente spettacolare, ma assolutamente pacifica: i manifestanti, infatti, si erano appesi con dei cavi da arrampicata sul tetto di Palazzo D’Accursio, srotolando un grande striscione con su scritto: “G7: la vostra tecnologia, il nostro collasso”. Un’azione non violenta volta a denunciare il disinteresse del governo Meloni per le tematiche ambientali e l’inesistenza di un piano per ridurre drasticamente le emissioni climalteranti, arrestare la distruzione degli ecosistemi e fermare la perdita di biodiversità. Quel giorno oltre a Valentina Corona sono state portate in Questura altre 20 persone, nonostante avessero fornito i propri documenti alle forze dell’ordine.
Esprimo nuovamente a Valentina Corona e agli attivisti di XR la mia solidarietà e quella dei Verdi-Europa Verde, che in Parlamento hanno presentato un’interrogazione al governo sull’accaduto.
Dalle manganellate a Pisa in poi, dopo l’insediamento del governo Meloni si moltiplicano gli episodi di violenta intimidazione e repressione a danno di chi, pur in modo pacifico, esercita il diritto di espressione del proprio pensiero.
Bene quindi ha fatto Ventina Corona a pretendere che sulla vicenda sia fatta piena luce in un’aula di Tribunale.
Ora, però, ci sono le conseguenti spese legali da affrontare. Per coprirle, Extinction Rebellion ha lanciato una raccolta fondi, alla quale vi invito ad aderire.
A questo link trovate tutte le informazioni.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.