A che punto è il #Registrotumori di Bologna? Oggi in Commissione Sanità dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna sono tornata ad occuparmene con un’interrogazione alla Giunta in merito ai dati sulla provincia di Bologna riportati dal Registro tumori regionale, visto che risultano disponibili solo per gli anni 2017 e 2018, mentre per le altre province vengono riportati i dati relativi agli anni dal 2006 al 2019 e le stime dal 2020 al 2023 https://regioneer.it/registrotumori
Con l’interrogazione ho chiesto quindi alla Giunta regionale per quale ragione i dati di #Bologna caricati sul portale siano limitati agli anni 2017 e 2018, e con quale tempistica verranno integrati. La mancanza di dati di tali dimensioni rischia di compromettere il lavoro di ricerca e analisi nel territorio più popoloso della regione.
Il Registro dei #tumori dell’Emilia-Romagna è alimentato dai dati raccolti a livello provinciale dai singoli Registri, e per questo offre un importante patrimonio di informazioni da utilizzare per la #ricerca scientifica, la programmazione e il controllo dell’assistenza sanitaria valutando anche l’esito delle cure somministrate ai pazienti #oncologici. Inoltre, il Registro collabora attivamente con istituti di ricerca ed è collegato al Registro Tumori nazionale, che ha stabilito standard uniformi per i diversi Registri Tumori locali.
Il portale curato dalla Regione, facilmente accessibile, si pone l’obiettivo di costituire e gestire nel tempo un archivio di tutti i nuovi casi di tumore diagnosticati e assicurare che la registrazione dei dati avvenga in modo rigoroso, continuativo e sistematico. Rappresenta quindi uno strumento strategico per condurre studi epidemiologici e per monitorare la diffusione dei vari tipi di tumore nelle diverse aree della regione con la possibilità di associarli eventualmente a caratteristiche ambientali localizzate.
Lo scorso 25 ottobre l’assessore alla #Sanità #RaffaeleDonini, rispondendo a una mia interrogazione con la quale sollecitavo la realizzazione del registro tumori di Bologna, aveva dichiarato che l’IRCCS #SantOrsola, l’IRCCS #Rizzoli e gli ospedali che afferiscono all’AUSL Bologna avevano già conferito al Registro regionale i dati fino al 2021 compreso. Nella stessa interrogazione avevo ricordato il lavoro prezioso svolto dall’#IstitutoRamazzini che, tra il 1959 e il 2004, ha raccolto i dati di mortalità per tumori dell’intera provincia di Bologna. Questo lavoro è andato avanti fino al 2011 quando tutti dati riferiti agli 1959-2004 sono stati consegnati attraverso un accordo non oneroso all’ASL di Bologna.
Nella sua dettagliata risposta, l’assessore ha reso noto che per la provincia di Bologna le Aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie del territorio hanno già conferito i dati all’unità locale del Registro tumori fino al 2021 compreso, e che di conseguenza si sta procedendo alla codifica e all’inserimento dei dati del 2020, per proseguire poi con il 2021. Rispetto al periodo precedente al 2017 – ha spiegato l’assessore – i dati della provincia di Bologna erano stati inseriti manualmente e non codificati secondo le norme che regolano i Registri tumori, ragion per cui si è reso necessario un lavoro aggiuntivo di convalida che richiederà un tempo maggiore.
Sono quindi soddisfatta che stia proseguendo il lavoro per integrare i dati mancanti. Per accelerare la conclusione del lavoro, Europa Verde auspica che venga aumentato il personale dedicato alla validazione dei dati. Il Registro Tumori è uno strumento di cui è necessario disporre a Bologna nel più breve tempo possibile.
A questo link il testo dell’interrogazione e quello della risposta di Donini: