Al momento stai visualizzando RICHIESTA DI EUROPA VERDE ALLA GIUNTA REGIONALE: TUTELARE I LAVORATORI DEL TURISMO
Dopo il boom di turismo a Pasqua sulla costa adriatica, anche in questo lungo ponte del 25 aprile si sta registrando il pienone in tutta la Riviera, dai lidi ferraresi a Rimini, Riccione e Cattolica. In questo esuberante contesto economico, diventa ancora più importante monitorare le precarie condizioni di lavoro di lavoratori e lavoratrici stagionali. Un tema che ho affrontato in un’interrogazione alla Giunta Regionale. L’immediata convocazione di un Tavolo di confronto per il settore turistico nel giorno stesso di discussione del mio question time penso non sia casuale.
Nell’interrogazione ho raccolto l’allarme lanciato dal sindacato Filcams-Cgil dell’Emilia-Romagna che, a fronte del boom di turisti registrato a Pasqua, ha richiamato l’attenzione sul rischio che lavoratori e lavoratrici stagionali del settore turistico vedano peggiorare la già bassa qualità delle condizioni di lavoro. Condizioni spesso precarie e non tutelate contrattualmente, che potrebbero peggiorare ulteriormente a causa di alcune decisioni del governo Meloni, come ad esempio la reintroduzione dei voucher, la detassazione delle retribuzioni del lavoro festivo e l’inadeguatezza dei numeri previsti nel decreto flussi.
Secondo le previsioni dell’Istituto Demoskopika, il 2023 si prospetta come un anno boom per il turismo in Italia: sono oltre 442 milioni le presenze attese con una crescita del 12,2% rispetto al 2022. Quanto ai turisti provenienti da altri paesi, si stimano quasi 127 milioni di arrivi, con un incremento dell’11,2% sull’anno scorso. Le stime sono in crescita anche per l’Emilia-Romagna, con 42,8 milioni di presenze (+12,2%) e 11,4 milioni di arrivi (+7,4%). A conferma di questo trend, già nei primi due mesi del 2023 le due “capitali” romagnole del turismo rivierasco, Rimini e Riccione, hanno registrato numeri record.
I benefici per l’economia non devono però far perdere di vista i rischi per chi lavora nel turismo, un settore caratterizzato da un’alta incidenza di lavoro irregolare che, come denunciato dalla Filcams-Cgil dell’Emilia-Romagna, rischia di diventare “una giungla dove prosperano in pochissimi sulle spalle di un esercito di lavoratori sottopagati e spremuti come limoni”. Stesso discorso anche per la ristorazione, dove in questi giorni ci sono state decine di denunce in tutto il territorio regionale per l’utilizzo di lavoratori in nero.
Fenomeni di sfruttamento, lavoro nero e caporalato, e non solo in agricoltura, non sono purtroppo una novità per l’Emilia-Romagna. L’ultimo esempio è quanto accaduto in un albergo di Bellaria Igea Marina, in provincia di Rimini, dove a seguito di un’ispezione avvenuta sul finire della passata stagione estiva da parte dei militari della Guardia di Finanza, dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Inps, in una società con sede legale a Roma è stata rilevata una serie di gravi irregolarità fra cui 27 lavoratori che, a loro insaputa, risultavano licenziati da una settimana e quindi “in nero”, privi di qualsiasi tutela riservata ai lavoratori regolarmente assunti e nei cui confronti il datore di lavoro non ha rispettato gli orari di lavoro e le retribuzioni.
In vista dell’annunciato boom del turismo estivo in Emilia-Romagna, occorre prevenire questi fenomeni di sfruttamento che danneggiano anche gli operatori onesti e rispettosi dei vincoli contrattuali.
Ho espresso soddisfazione per la risposta ricevuta dall’assessore Vincenzo Colla, sia per l’annunciata creazione del Cluster-ER regionale del turismo, che deve anche occuparsi degli aspetti di sostenibilità ambientale, sia la riunione del tavolo tematico sul turismo nell’ambito del Patto per il Lavoro e il Clima della Regione Emilia-Romagna. Benissimo anche la lettera ai ministri per sottolineare i pericoli legati alla carenza di lavoratori per inadeguatezza dei flussi approvati.
Ho espresso particolare soddisfazione anche per la risposta positiva in merito all’intensificazione dei servizi ispettivi perché sono un fondamentale strumento a tutela non solo dei lavoratori, ma anche degli operatori onesti che rispettano i contatti e la normativa sul lavoro.
Il testo dell’interrogazione: https://bit.ly/3L4Zduk

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.