Al momento stai visualizzando RIFIUTI. MIA INTERROGAZIONE SULLA DISCARICA ASA DI CASTEL MAGGIORE (BOLOGNA) CHE VA CHIUSA.

Ho presentato oggi in Assemblea legislativa un’interrogazione a risposta immediata alla Giunta che ha per oggetto la discarica per rifiuti non pericolosi ASA localizzata nel comune di Castel Maggiore, discarica che si estende su una superficie pari a circa 216.000 metri quadri ed ha raggiunto ormai l’altezza di un palazzo di otto piani. Questo impianto è autorizzato allo smaltimento di rifiuti solidi o fangosi, pericolosi e non pericolosi, quali scorie da incenerimento di Rifiuti Solidi Urbani, fanghi di processo, fanghi da inertizzazione/trattamento rifiuti, terreni da bonifica, rifiuti solidi vari; tra i rifiuti smaltiti nella discarica uno dei flussi principali è costituito dalle scorie di incenerimento del termovalorizzatore di Granarolo dell’Emilia (BO).

La discarica è costituita da tre settori, due dei quali esauriti da tempo ed uno tuttora operativo, per il quale in questi giorni la società gestrice ASA SCpA, in ragione dell’approssimarsi dell’esaurimento delle volumetrie autorizzate, ha richiesto alla Regione Emilia-Romagna un ennesimo ampliamento dei volumi attualmente autorizzati per ulteriori circa 220.770 metricubi.

Come sottolinea il testo dell’interrogazione, questa richiesta contrasta con quanto previsto dal Piano Regionale di Gestione Rifiuti (PRGR) approvato in data 03/05/2016, che pone l’obiettivo della “progressiva chiusura delle discariche” e, in particolare, con la tabella di pag. 228 riportata di seguito e nell’interrogazione che, oltre ad indicare il trend in diminuzione dei quantitativi di rifiuti urbani e speciali per i quali si prevede lo smaltimento in discarica dal 2015 al 2020, non prevede alcuna stima di quantitativi residui per la discarica di Castel Maggiore per gli anni 2019 e 2020, presupponendone la chiusura già nel 2018.

(vedi tabella nel testo dell’interrogazione)

La previsione della chiusura della discarica di Castel Maggiore nel 2018 parrebbe confermata anche dalla Tabella 9-18 a pag. 229, riportata di seguito e nell’interrogazione, che evidenzia il trend delle capacità residue delle discariche dal 2015 al 2020.

(vedi tabella nel testo dell’interrogazione)

I cittadini che vivono nei pressi della discarica manifestano da anni il disagi conseguenti alla convivenza con questo impianto e l’indisponibilità a sopportare  ancora rumore, traffico dei mezzi di trasporto, cattivi odori. Con l’interrogazione a risposta immediata che ho depositato oggi chiedo alla Giunta come mai la discarica di Castel Maggiore non sia ancora stata chiusa e se non ritenga necessario respingere la richiesta ricevuta dalla società gestrice dell’impianto di autorizzare un ulteriore aumento dei volumi operativi del terzo settore della discarica.

Inoltre faccio mia la proposta di Legambiente di chiudere il sito e di riqualificarlo tramite l’installazione di un impianto fotovoltaico di 4Mw di potenza installata che coprirebbe il fabbisogno di 1700 famiglie.

Per leggere il testo dell’interrogazione: https://www.silviazamboni.it/wp-content/uploads/2020/07/QT_EuropaVerde_ampliament-_discarica_CastelMaggiore.docx

Per leggere la risposta della Giunta potete leggere qui: https://www.silviazamboni.it/wp-content/uploads/2020/07/Risposta_immediata_1056_Zamboni_ASA.docx

A seguire il mio commento alla risposta della Giunta:

“Oggi la discarica ha già raggiunto l’altezza di un palazzo di otto piani. Di questo passo presto saremo a dieci e poi a dodici piani e aumenterà il disagio dei cittadini in termini di cattivi odori, rumore e traffico veicolare indotto dal trasporto del materiale conferito.
La società che gestisce la discarica fa parte del Gruppo Hera, la multiutility in parte di proprietà pubblica che ha robuste spalle economiche – finanziarie per trovare una soluzione alternativa che porti alla chiusura della discarica, alla sua bonifica, e alla copertura con un tetto fotovoltaico, come suggerito da Legambiente, che soddisferebbe il fabbisogno di 1700 famiglie”.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.