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Il governo Draghi, con l’impresentabile ministro alla “finzione ecologica” Cingolani, non era il governo di
#EuropaVerde: troppo distante dalla necessaria consapevolezza che oggi bisogna spingere più che mai sulla
#transizione ecologica e che è insensato tagliare la spesa sanitaria e aumentare le spese militari.
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Che Draghi sia stato affossato dal centrodestra in una fase oggettivamente problematica del nostro paese, lascia comunque allibiti visto che era il “loro” governo. Ma la corsa – che ritengono vincente – alle elezioni è stata considerata prioritaria rispetto a garantire stabilità al “loro” governo e al Paese.
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Anche la maionese impazzita dei 5Stelle ci ha messo del suo. Speriamo che elettrici ed elettori se ne ricordino il 25 settembre: in un contesto così sconquassato il primo compito sarà motivarli perché vadano a votare.
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Europa Verde è pronta al voto, e come sempre, questa volta in alleanza con Sinistra Italiana, porterà un contributo per affrontare in maniera adeguata emergenza climatica e transizione energetica, povertà e fragilità sociali, disoccupazione giovanile e femminile, rilancio della sanità pubblica per garantire livelli di assistenza e cura omogenei in tutte le regioni, comprese quelle oggi vittime di un inaccettabile divario rispetto a quanto garantisce il sistema sanitario dell’Emilia-Romagna.
Speriamo che il 25 settembre le italiane e gli italiani colgano l’opportunità di mettere il nostro Paese sui binari della
#svoltaverde e sociale