Oggi ho presentato in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna un’interrogazione alla Giunta per chiedere l’emanazione di un provvedimento urgente per tutelare la salute di chi svolge un’attività lavorativa in condizioni di esposizione prolungata al sole in questi mesi di estremo caldo afoso, in particolare nel settore agricolo e delle costruzioni.
La richiesta di Europa Verde ha preso spunto da quanto deciso dai Presidenti delle Regioni Puglia e Molise che – a seguito del decesso di un bracciante, nel brindisino, costretto a lavorare nei campi sotto il sole battente con una temperatura vicina ai 40 gradi – hanno emanato ordinanze urgenti per motivi di sanità pubblica per tutelare chi lavora nel settore agricolo esposto per lunghi periodi di tempo alle radiazioni solari, con conseguente rischio di stress termico e colpi di calore con esiti anche letali.
Nell’interrogazione ho evidenziato inoltre come l’INAIL, nell’ambito del progetto Worklimate (Inail-CNR), abbia reso disponibili in tempo reale, sul sito web www.worklimate.it, le mappe nazionali di previsione del rischio di esposizione al caldo, proprio al fine di contenere il rischio al quale sono esposti i lavoratori.
Rispondendo alla mia interrogazione, l’assessore regionale Raffaele Donini ha presentato un impegno piuttosto generico. Mi sono quindi dichiarata solo parzialmente soddisfatta perché se da una parte la Giunta ha preso l’impegno di monitorare il fenomeno, dall’altra non ha dato una risposta puntuale alla mia richiesta di seguire l’esperienza di Puglia e Molise ed emanare un’ordinanza urgente per tutelare la salute dei lavoratori. Anche il territorio regionale dell’Emilia-Romagna nei mesi estivi in cui si verificano forti e sempre più frequenti ondate di calore vede la presenza sia di numerose aziende agricole che reclutano manodopera stagionale per la raccolta di frutta e verdura, sia di cantieri all’aperto nel settore delle costruzioni. Occorrono quindi provvedimenti specifici che tutelino la salute di questi lavoratori, prevenendo anche alle nostre latitudini decessi sul luogo di lavoro a causa delle alte temperature.