Il mese di settembre che abbiamo alle spalle è stato il settembre più caldo di sempre. Non solo: l’aumento di temperatura registrato è stato “straordinario” rispetto agli anni precedenti. Lo afferma il rapporto pubblicato in queste ore dal Copernicus Climate Change Service, l’osservatorio climatico dell’Unione Europea.
Lo studio evidenzia come la temperatura superficiale media dell’aria è stata a settembre di 16,38 gradi, 0,93 gradi superiore alla media dello stesso mese degli anni 1991-2020 e di 0,5 gradi superiore al precedente record del 2020. In passato i record (negativi) venivano battuti per decimi di grado, mai per mezzo grado. Il rapporto afferma che si è trattato del “mese caldo più anomalo” registrato dal 1940, e di circa 1,75 gradi più caldo della media dei mesi di settembre del periodo preindustriale 1850-1900.
Alla truppa crescente di negazionisti climatici per opportunismo e per cecità politica, noi Verdi preferiamo rispondere con dati scientifici autorevoli. Ma lo sforzo che tutti siamo chiamati a fare è diffondere la consapevolezza del cambiamento climatico tra le persone, nella vita quotidiana, perché tutti facciano la propria parte, dai grandi e piccoli gruppi industriali al mondo dell’agricoltura, della zootecnia, degli enti pubblici fino alle famiglie.
Prendo a prestito le parole di Carlo Buontempo, direttore di Copernicus, per trasmettere l’urgenza: “Il cambiamento climatico non è qualcosa che accadrà tra dieci anni. Il cambiamento climatico è qui”.
Una delle sfide principali sarà quella di rendere le persone protagoniste perché anche le scelte individuali possono fare la differenza nel fermare la folle corsa verso il punto di non ritorno.
Va in questa direzione la mia risoluzione per l’istituzione di un’Assemblea regionale dei cittadini sul riscaldamento globale e i cambiamenti climatici, che ho depositato a dicembre dell’anno scorso e iscritto ai lavori della prossima riunione dell’Assemblea legislativa Emilia-Romagna.
Queste assemblee – che si sono già tenute in svariati paesi europei, dalla Francia all’Austria alla Germania – sono composte da persone sorteggiate per essere rappresentative della popolazione di riferimento in termini di età, genere e territorialità. Col supporto di esperti, studiano, dibattono e deliberano sui temi prescelti in connessione alla crisi climatica, fungendo da strumenti di partecipazione democratica con cui i cittadini aiutano i politici a definire e adottare le azioni indispensabili per affrontare la più grande emergenza del nostro tempo.
A rimarcare l’importanza del tema, con una delegazione di Verdi oggi siamo tornati a incontrare Emiliano e Sun, gli attivisti di Extinction Rebellion Bologna che sono in sciopero della fame – lui da dieci giorni, lei da cinque – per richiamare l’attenzione della Regione Emilia-Romagna sull’emergenza climatica.
È urgente il via libera dell’Assemblea. Emiliano e Sun hanno già perso troppo peso. Bisogna dare in segnale chiaro che il loro messaggio è arrivato. Su questo anche da parte mia sarà fatto il massimo sforzo.