Al momento stai visualizzando SHOAH PURO ABOMINIO: DAL RICORDO ALL’IMPEGNO PER I DIRITTI DI TUTTI I POPOLI
«Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare»
Il testo è opera del pastore luterano e teologo tedesco Martin Niemöller, (1892 – 1984), e non di Bertold Brecht, come a volte si legge. Fu pronunciato in un sermone contro l’apatia e l’indifferenza di fronte all’ascesa dei nazisti. Niemöller fu arrestato su ordine di Hitler e rinchiuso nel campo di concentramento di Dachau. Riuscì a sopravvivere e passò il resto della vita a predicare i valori della pace e della tolleranza contro ogni discriminazione.
Oggi nella Giornata della Memoria ricordiamo i milioni di ebrei, gli omosessuali, i sinti e rom, e i dissidenti politici antinazisti e antifscisti sterminati nei lager hitleriani. La Shoah è stata puro abominio. E le leggi razziali emanate da Mussolini hanno trascinato anche il nostro paese in quell’abominio. Sono stati i Giusti che aiutarono gli Ebrei mettendo a rischio la propria vita a ristabilire l’onore dell’Italia.
Le giornate dedicate a far memoria, per non limitarsi ad una – pur doverosa e necessaria – cerimonia del ricordo delle vittime, dovrebbero aiutarci a migliorare il presente e il futuro.
Ecco perché oggi, mentre ribadiamo la più convinta esecrazione contro lo sterminio degli ebrei, abbiamo il cuore pieno di angoscia per il massacro di Hamas del 7 ottobre scorso e per la feroce rappresaglia di Israele contro i palestinesi a Gaza. Una rappresaglia che ha già portato a oltre venticinquemila vittime tra i civili, tra le quali migliaia di bambini.
Condivido in questa mia riflessione un passaggio del discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione della Giornata della Memoria: “Sentiamo crescere in noi, di giorno in giorno, l’angoscia per gli ostaggi nelle mani crudeli di Hamas. L’angoscia sorge anche per le numerose vittime tra la popolazione civile palestinese nella striscia di Gaza. Anzitutto per l’irrinunziabile rispetto dei diritti umani di ciascuno, ovunque. E anche perché una reazione con così drammatiche conseguenze sui civili, rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio…Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno Stato”.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.