Ho presentato all’Assemblea legislativa oggi un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere chiarimenti sullo stato di avanzamento dei lavori per il completamento delle Casse di espansione del Senio e sulle responsabilità dei problemi e dei ritardi accumulatisi.
Nel 2019 la Regione Emilia-Romagna aveva annunciato 700 cantieri per la sicurezza del territorio, tra cui la realizzazione della Cassa di espansione del Senio in località Tebano di Faenza (RA) per un importo di 8,5 milioni di euro.
Le casse di espansione sono una serie di bacini allagabili che hanno lo scopo di mettere in sicurezza l’intera asta fluviale del Senio a valle della via Emilia, attenuando le ondate di piena durante eventi atmosferici estremi, sempre più frequenti negli ultimi anni a causa dei cambiamenti climatici. A tutt’oggi solo la prima cassa è stata completata, ma non è mai stata collegata al fiume, mentre per le altre casse di espansione i lavori sono fermi da anni.
Da quasi trent’anni la Regione Emilia-Romagna considera le casse di espansione un’opera fondamentale per mettere in sicurezza i territori lungo il corso del fiume Senio. Le cronache di questi anni dimostrano come il costo delle opere e delle misure di prevenzione sia enormemente inferiore rispetto a quello per riparare i danni di un’alluvione. Anche Legambiente ha più volte criticato lo stanziamento di centinaia di migliaia di euro per la manutenzione delle sponde dell’intera asta fluviale del Senio tramite interventi spot poco efficaci. Lo scorso dicembre il responsabile del Servizio Area Reno e Po di Volano ingegner Miccoli spiegò che era in corso di stesura il nuovo progetto esecutivo dell’opera in quanto, sulla base di una nuova relazione idrologica realizzata da Arpae a fine 2019, quello esistente non sarebbe stato più adeguato. Credo sia giunto il momento di fornire risposte certe su questa vicenda. Con l’interrogazione che ho depositato oggi Europa Verde sollecita la Giunta a fare chiarezza sullo stato di avanzamento dei lavori, sulle responsabilità sia dei ritardi accumulatisi negli anni sia delle problematiche emerse finora, indicando un cronoprogramma preciso che porti al completamento dell’opera e alla piena operatività delle casse di espansione del Senio, al fine di mettere al riparo i territori limitrofi dal rischio alluvioni