Il Senato ha votato la riforma del Codice della Strada voluta dal Ministro Salvini. Una legge che limita l’autonomia dei sindaci, rende più difficili i controlli, non contrasta la velocità eccessiva, ostacola lo sviluppo della ciclabilità urbana e molto altro con un solo risultato previsto: meno sicurezza stradale.
Salvini non ha voluto ascoltare nessuna delle associazioni di familiari vittime sulla strada che gli hanno detto una cosa semplice: “così non va, miglioriamola insieme”. Adesso il Governo ha un anno di tempo per riscrivere da capo il Nuovo Codice della Strada: chiediamogli insieme di cambiare direzione.
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