Oggi ho depositato in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna un Progetto di legge (Pdl) ”Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione dei biodistretti”. La legge, riprendendo ed ampliando quanto disposto dalla normativa nazionale, intende disciplinare, promuovere e valorizzare i #biodistretti a livello regionale creando un’alleanza tra agricoltori, allevatori, operatori turistici, residenti, associazioni e pubbliche amministrazioni, con lo scopo di diffondere la cultura del biologico, i principi dell’agro-ecologia e favorire un modello di sviluppo sostenibile e compatibile con la tutela della biodiversità e le esigenze socioeconomiche dei territori e delle comunità ivi insediate.
In particolare gli obiettivi che i Verdi intendono raggiungere con il Pdl sono promuovere e favorire la libera aggregazione delle imprese collegate all’agricoltura biologica; valorizzare, sostenere e mettere in rete tutte le fasi che costituiscono la filiera del #biologico (produzione, confezionamento, trasformazione, commercializzazione, distribuzione e promozione dei prodotti); promuovere e sostenere l’agricoltura sociale; applicare i concetti di sostenibilità economica, ambientale ed energetica alla filiera, in un’ottica di uso razionale dell’energia e delle fonti energetiche rinnovabili, incentivando la diffusione dei sistemi di autoconsumo collettivo e delle comunità energetiche; favorire la riduzione dell’impatto ambientale, delle emissioni di gas serra e della produzione dei rifiuti, la salvaguardia delle risorse idriche, la limitazione di consumo di suolo; promuovere l’apicoltura, indispensabile supporto alle fasi di impollinazione e di tutela della biodiversità.
In Emilia-Romagna, dal 2014 ad oggi, si è registrato un consolidamento del numero di imprese biologiche pari ad un incremento del 66% (+2.558 aziende).
Sono già presenti i biodistretti dell’Appennino Bolognese, delle Valli del Panaro, del Val Bidente e dell’Alta Val Rabbi, comunità che rappresentano una leva importante di sviluppo economico per rendere appetibile ed attrattiva la montagna e le aree interne più svantaggiate. La realtà dei biodistretti va promossa e supportata in tutta la regione da parte degli enti locali, in particolare dalla Regione Emilia-Romagna, che al più presto deve fornire la cornice istituzionale e le risorse con cui sostenere lo sviluppo diffuso dei biodistretti.
Con il progetto di legge che depositano oggi, i Verdi non solo ribadiscono il proprio sostegno all’agricoltura biologica di qualità, ma intendono anche fornire una proposta legislativa a supporto della costituzione e sviluppo dei biodistretti che sono molto di più che “consorzi di produttori bio”. Sono comunità attente a difendere la biodiversità, a usare in maniera razionale la risorsa idrica e il suolo, a promuovere un turismo sostenibile. Sono una scelta strategica a livello di comunità allargata, per passare da un’agricoltura della quantità ad un’agricoltura della qualità e delle relazioni. In altre parole sono un pezzo di quel mondo nuovo che Europa Verde Emilia-Romagna vuole contribuire a promuovere.