Non posso nascondere la mia soddisfazione per l’annuncio fatto ieri dal Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini davanti ad una platea di sindaci e rappresentanti delle parti sociali: non saranno autorizzate nuove urbanizzazioni o ricostruzioni di edifici nei territori colpiti dall’alluvione o a rischio esondazioni. Una scelta netta, coraggiosa e giusta che accoglie la richiesta che avevo avanzato con un’interrogazione urgente alla Giunta discussa nell’Aula dell’ Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna lo scorso 28 febbraio.
Questa decisa inversione di rotta mette uno stop a progetti di nuove urbanizzazioni in aree a rischio, come quelle che avevo segnalato a Castel Bolognese e a Faenza.
Il contrasto al consumo di suolo si associa dunque al sacrosanto principio di precauzione, come ha ribadito Bonaccini.
Vuol dire che l’alluvione, per la Regione Emilia-Romagna, non è passata invano. Anche vecchie previsioni andranno aggiornate e i nuovi PUG dovranno recepire le nuove carte che la Regione sta aggiornando con l’autorità di bacino.
Dunque, chi pensava di poter continuare a costruire ovunque, come avevano fatto temere progetti di vecchie e nuove urbanizzazioni, ora sa di non poterlo fare.
Si volta pagina. E che avvenga su sollecitazione di Verdi – Europa Verde Emilia-Romagna per noi è una soddisfazione in più.