Dopo lo stop imposto dalla #pandemia, oggi il settore turistico delle #navidacrociera sta ripartendo. Benché costituisca solo il 3% del trasporto navale, questo settore produce un quarto dei rifiuti dell’intero comparto navale, con un’impronta carbonica di questa tipologia di viaggio superiore a quella dei voli aerei.
Dopo lo stop imposto nel 2021 al transito delle navi da crociera nella Laguna di Venezia, si pensa di dirottare il turismo da crociera su #Ravenna.
Per fare chiarezza sull’impatto che ne deriverà sui territori interessati, lo scorso maggio ho depositato un’interrogazione in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna per avere informazioni sul cronoprogramma dei lavori di elettrificazione delle banchine del porto di Ravenna (finanziati con 35 milioni di euro nell’ambito del Piano Nazionale Complementare al PNRR), un intervento che permetterebbe alle navi da crociera in sosta di spegnere i motori (che impiegano combustibili ad altissimo impatto) e alimentare i servizi a bordo tramite energia elettrica. L’interrogazione nasceva dalle innumerevoli segnalazioni ricevute da parte di cittadini su cattivi odori, smog e aria irrespirabile sulle spiagge dei lidi ravennati.
Nella risposta che ho ricevuto dalla Giunta, viene confermata la realizzazione di una stazione marittima di cosiddetto “cold ironing” (processo che consente appunto di spegnere i motori in porto e connettessi ad una fonte di energia elettrica in banchina), limitata però al solo terminal di Porto Corsini a servizio delle navi da crociera, mentre secondo noi Verdi sarebbe molto più efficace l’elettrificazione dell’intero scalo. Inoltre, essendo la conclusione dei lavori prevista per la fine del 2024, abbiamo purtroppo di fronte tre stagioni croceristiche che non possono contare su questo sistema di alimentazione delle navi.
Infine, se da una parte sono sicuramente utili i monitoraggi ambientali e l’annunciata indagine di Arpae, i cui risultati saranno resi noti però a fine 2023, dall’altra riteniamo preoccupante non prevedere fin da subito misure di prevenzione e contenimento dell’inquinamento atmosferico e acustico per tutelare la salute di chi vive nelle vicinanze del porto e dei turisti tradizionali che frequentano le spiagge limitrofe.
In attesa della conclusione dei lavori, oggi le navi da crociera ormeggiate a Ravenna tengono accesi i motori per poter mantenere in attività i servizi a bordo, provocando in tal modo un pesante impatto in termini di inquinamento acustico e atmosferico.
Come Verdi continueremo a monitorare la situazione del porto di Ravenna e a chiedere interventi alla Regione Emilia-Romagna per ridurre l’impatto ambientale che queste grandi navi producono sul nostro territorio senza peraltro portare grandi vantaggi all’economia locale (come attestano studi a riguardo), poiché i turisti preferiscono sfruttare al massimo i servizi offerti (e già pagati) a bordo.