Al momento stai visualizzando Transizione ecologica troppo lenta in Italia
Non si sta facendo abbastanza per la transizione ecologica contro la febbre del pianeta. Non è “estremismo ambientalista” come qualche “struzzo” vorrebbe farlo passare. A parlare sono i numeri: impietosi. Nessuno nega che in questi anni siano aumentate le rinnovabili e diminuito l’uso dei carbone per produrre elettricità: ci mancherebbe che fosse accaduto il contrario! Il punto è che stiamo andando troppo lentamente rispetto agli obiettivi che ci siamo dati con gli Accordi sul clima di Parigi. E purtroppo l’Italia è tra i paesi più lenti, al punto che da noi si registra anche qualche ingiustificabile passo indietro.
Lo evidenziano i numeri contenuti nel rapporto “10 trend chiave sul clima 2020: cosa è accaduto in Italia nell’anno della pandemia” realizzato da Italy for climate, l’iniziativa della Fondazione per lo sviluppo sostenibile presieduta da Edo Ronchi. Vale la pena citare qualche dato: nel 2020, anno contrassegnato dallo scoppio della pandemia che ha imposto restrizioni alle attività produttive e agli spostamenti, le emissioni di gas serra sono calate ma non tanto quanto necessario a raggiungere il target UE del -55% al 2030; le rinnovabili non crescono da un decennio in Italia, mentre il nostro paese è sempre più colpito dal caldo, con un aumento record della temperatura media di quasi 2,4 gradi rispetto al 1990.
Basterebbero queste cifre per rendersi conto che la narrazione della transizione ecologica deve essere accompagnata dai fatti: quelli che sono mancati, con la conseguenza che in un mese siamo passati dagli incendi.del Canada all’alluvione in Belgio e Germania, alla grandinata su piacentino e parmense fino agli allagamenti nel comasco.  Eventi meteo estremi in Italia che non devono stupirci: dal 2008 si sono moltiplicati otto volte (+480% tornado, +580% piogge intense e bombe d’acqua, +1.100% grandinate, +1.200% raffiche di vento).
Nel 2020 il consumo di energia da fonti rinnovabili è nuovamente diminuito per un quantitativo pari a meno 400mila tonnellate equivalenti di petrolio.
Come su anticipato, i nuovi impianti per la generazione elettrica da fonti rinnovabili sono più o meno fermi al palo: in un anno sono stati installati circa mille Megawatt, mentre ne servirebbero almeno 7mila. In Europa nel 2020 ne sono stati installati per oltre 30mila MW, con Germania, Spagna e Francia in prima linea.

Non posso quindi che condividere l’auspicio di Edo Ronchi che si acceleri la transizione verso un’economia climaticamente neutrale: è quello che chiediamo e che siamo impegnati a ottenere noi Verdi/Europa Verde. Anch’io continuerò a battermi in prima persona in Assemblea Legislativa Emilia-Romagna per la vera #svoltaverde contro il green washing.

Aiutateci a raggiungere questo obiettivo!

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.