Al momento stai visualizzando TRASPORTI, NON CI SIAMO! SERVE PIU’ IMPEGNO DELLA REGIONE PER LA SVOLTA VERDE

Il settore dei trasporti è cruciale nella transizione ecologica. Ma su questo la Regione Emilia-Romagna procede ancora secondo vecchie logiche che non tengono conto del cambiamento epocale che stiamo vivendo con l’emergenza climatica già in corso, da contrastare con urgenza ed efficacia.

L’ultimo caso è quello dell’ampliamento dell’aeroporto di Parma: si tratta di un progetto che spianerà la strada all’arrivo di grandi cargo, per questo fortemente contrastato da comitati, associazioni ambientaliste e Verdi. L’impatto locale sarà pesantissimo, per di più in un’area già in forte sofferenza ambientale. Senza dimenticare che il settore aereo è tra quelli che maggiormente contribuiscono all’incremento di emissioni inquinanti e climalteranti.
La posizione sull’aeroporto di Parma dell’assessore regionale ai Trasporti Andrea Corsini si è attirata in queste ore le forti critiche di Legambiente Onlus . Come Verdi\Europa Verde Emilia-Romagna avevamo chiesto di discutere il tema all’interno del dibattito sul Piano Integrato dei Trasporti della Regione, la sede giusta per affrontare la questione complessa della riduzione della quota di emissioni dei trasporti.
Per noi Verdi occorre indirizzare sul ferro e sul cabotaggio quote sempre maggiori del trasporto merci. Per la mobilità delle persone ci vogliono prioritariamente trasporto collettivo con mezzi elettrici e tramvie, mobilità ciclistica, comodalità tra mezzo privato e mezzi pubblici nei contesti in cui è problematico eliminare l’auto.
Purtroppo il caso di Parma non è isolato. In Emilia-Romagna incombono infatti l’autostrada Cispadana, il passante autostradale di Bologna e la bretella Sassuolo-Campogalliano, per citare i progetti più noti tra quelli contestati dai Verdi. Mentre tremano già i residenti delle aree limitrofe all’aeroporto di Bologna che temono gli effetti in termini di inquinamento acustico della ripresa dei voli post-pandemica.
La transizione ecologica è sicuramente un processo complesso che va affrontato anche al costo di scelte impopolari nel breve termine, ma che daranno benefici all’intero territorio nei prossimi anni. Del resto non ci sono alternative: le dichiarazioni di principio vanno tradotte in scelte coerenti.

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.