Le commissioni ambiente e politiche economiche dell’ Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna si sono riunite a Casola Valsenio (RA), comune al centro dei luoghi colpiti dall’alluvione di maggio in Romagna. Nel prendere visione diretta dei danni e delle frane che hanno sconvolto case, strade e pezzi di paesaggio, abbiamo ascoltato gli appelli a fare presto con i lavori di ripristino lanciati dal sindaco e dal vice sindaco di Casola, Giorgio Sagrini e Maurizio Nati, e dai sindaci di Brisighella e di Ravenna, Massimiliano Pederzoli e Michele De Pascale.
Ci siamo poi spostati verso Brisighella, dove abbiamo visitato, tra l’altro, una casa letteralmente sventrata da una quercia franata insieme al bosco in origine collocato in cima al pendio di fronte all’edificio. Lo stato delle frane in Emilia-Romagna è davvero tragico: 78mila, delle quali metà attive, metà quiescenti.
Nel brevissimo intervento che ho potuto fare alla fine dell’audizione degli amministratori locali, ho espresso stupore e preoccupazione per il mancato riferimento al cambiamento climatico come innesco dell’alluvione. Se non se ne tenesse conto nella fase di ricostruzione, faremmo investimenti e interventi sbagliati.
Qui il mio intervento