Al momento stai visualizzando VOTO DI ASTENSIONE DI EUROPA VERDE AL PIANO REGIONALE RIFIUTI 2022-2027

Ieri in Assemblea legislativa, dopo l’approfondita discussione sul Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche delle aree inquinate 2022- 2027, ho espresso voto di astensione sul provvedimento. Pur riconoscendo gli aspetti positivi del piano, sono convinta che fosse necessario porre obiettivi più ambiziosi nella riduzione della produzione dei rifiuti urbani e speciali, tenendo conto dello sviluppo tecnologico di settore e dei risultati conseguiti nei Comuni già passati a tariffa puntuale.

Come Verdi abbiamo lavorato con la maggioranza e con le associazioni ambientaliste per migliorare questo Piano rifiuti.  Nelle scorse settimane abbiamo presentato otto emendamenti, tutti accolti dalla maggioranza: quattro dedicati alla valorizzazione delle frazioni raccolte in maniera differenziata dell’umido, compost di prossimità e compost di comunità; uno riguardante la necessità di intervenire con azioni di riduzione degli imballaggi di plastica; uno sulla diffusione di modalità di progettazione edilizia finalizzate preventivamente al recupero e al riuso dei materiali in fase di demolizione per ridurre drasticamente la quantità di rifiuti da demolizione; infine, due emendamenti per portare all’attenzione della commissione assembleare competente tutti i provvedimenti che registrano scostamenti nei fabbisogni di smaltimento dei rifiuti rispetto alle stime del Piano, evitando così di affidare tali rettifiche a un semplice atto dirigenziale senza discuterne il contenuto in commissione.

Riconosciamo quindi gli aspetti positivi del Piano, a cominciare dall’ulteriore riduzione del ricorso alle discariche, dall’impulso che si intende dare alla raccolta differenziata, fino al piano delle bonifiche supportato da una straordinaria dotazione di fondi. Mentre per quanto riguarda l’impiantistica, abbiamo sottoscritto l’emendamento di maggioranza che prevede di “staccare un tagliando al Piano” al 2025 per valutare lo stato dell’arte e valutare il fabbisogno impiantistico in ottica di ridurlo.

Rimane però una perplessità di fondo rispetto alla produzione totale dei rifiuti. In base alle stime del nuovo Piano regionale, la quantità totale dei rifiuti prodotti in Emilia-Romagna – urbani e speciali – è destinata a crescere da qui al 2027, nonostante le azioni previste dal Piano, che dovrebbero invece servire a contenerne la produzione. L’andamento stimato dal Piano va quindi in direzione opposta alla direttiva quadro europea sui rifiuti del 2008, che mette al primo posto la prevenzione della produzione dei rifiuti. E non tiene conto delle performance oggi registrate dai Comuni già passati a tariffa puntuale, la cui adozione diventerà obbligatoria in Emilia-Romagna dal 2024. Purtroppo, su questi aspetti non abbiamo trovato un accordo e per questa ragione Europa Verde ha deciso di esprimere un voto di astensione.

Ora però si apre il percorso di attuazione del Piano, al quale continueremo a portare il nostro contributo per la svolta verde dell’Emilia-Romagna.

Sotto la videoregistrazione del mio intervento ieri in Aula  nel corso del quale ho affrontato anche altri aspetti importanti:

 

Silvia Zamboni

Giornalista – Ambiente e Sostenibilità, Energia e Cambiamenti Climatici, Economia Circolare, Green Economy, Sharing e Digital Economy, Mobilità Sostenibile, Turismo Sostenibile, Agricoltura e Manifattura Biologica, Politiche Ambientali Europee.