Ridurre drasticamente i consumi di energia primaria, per l’esattezza del 60%, e coprire il restante fabbisogno con fonti rinnovabili: sono i due obiettivi alla base del modello di città a 2000 watt per persona, adottato per prima da Zurigo, nel 2008, a seguito di un referendum approvato dal 75% dei votanti, e nel 2017 dall’intera Confederazione Elvetica, in attuazione del referendum del 21 maggio in cui il 58% dei votanti ha detto “sì” alla “Legge sull’energia”.
Con il Piano Generale dell’Energia del 2012 Zurigo si è impegnata a:
- sul lungo termine, portare a 17.500 kWh il consumo pro capite di energia (calcolate in base a questa equazione: 2000 W = 2 kWh/h x 24h/giorno x 365giorni/anno). NB: l‘obiettivo riguarda fornitura di energia, mobilità ed edilizia; non sono fissati obiettivi relativi al consumo di alimenti, abbigliamento, ecc… ,
- come obiettivo di medio termine, al 2050 abbassare a 2500 watt il consumo pro capite, dei quali l’80% (2000 watt) da fonti rinnovabili, e il 20% da fonti fossili;
- non superare 1 tonnellata/anno di emissioni di CO2 pro capite;
- promuovere l’uso delle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica;
- sostenere un’alimentazione a basso impatto ambientale e informare la cittadinanza sull’impatto dell’alimentazione sul clima.
Il 7 febbraio le società a 2000 watt sono state al centro del convegno (a cui ho partecipato con l’allegata relazione sul caso Zurigo) organizzato dal Master RIDEF 2.0 (Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano) con il supporto del Servizio Sostenibilità, in occasione del lancio della XV^ edizione del Master RIDEF 2.0 (vedi programma allegato)
SZamboni_Zurigo, la città a 2000 watt
programma_convegno_Società_a_2000watt